A PROPOSITO DI COVID-19 E VIDEO CHE VANNO IGNORATI PERCHÉ PIENI DI SCEMENZE
L’ultima scemenza che circola in rete è il video girato a Mosca da due Totò e Peppino che vedono in farmacia un farmaco da banco tipo tamiflu, contro il raffreddore, e dato che è illustrato con la tipica immagine del coronavirus si chiedono scandalizzati perché i russi abbiamo il farmaco mentre qui da noi si muore. Il compianto Umberto Eco diceva che prima dei social gli ubriaconi ignoranti dicevano quattro scemenze al bar, e lì restavano: oggi purtroppo fanno il giro del web, e qualcuno ci crede pure. I nostri scienziati in trasferta non sanno che esistono diversi coronavirus, quello innocuo residente nel nostro naso che si attiva d’inverno causandoci il catarro, ma anche quello della SARS che è diverso da quello della Mers eccetera: tutti hanno la stessa forma che Totò e Peppino scienziati hanno visto sulla confezione russa, ma ovviamente tutti sono diversi e provocano reazioni differenti quando entrano in contatto col nostro organismo. Per favore: i veri Totò e Peppino erano dei geni, e vale la pena rivederseli ogni volta che appaiono su uno schermo: questi sono pagliacci ignoranti, evitate di perderci tempo ( e soprattutto di scrivere a ricercatori e medici veri chiedendo come mai in Russia abbiano un farmaco che a tutto il mondo manca)
