IL PENTAGONO HA DICHIARATO LA CONDIZIONE «BRAVO»
        Sospese le visite di delegazioni straniere nel gigantesco complesso alle porte di Washington, bloccati i viaggi per il personale militare all’interno dei confini americani, divieto d’accesso per i soldati che sono stati negli ultimi 14 giorni in una serie di paesi a rischio. Molto telelavoro. Chi tra i dipendenti ha bisogno di accesso agli uffici per ragioni di sicurezza (e intelligence) lo potrà fare. Il segretario alla Difesa Esper e il suo vice sono separati fisicamente e attorno a loro è stata creata una «bolla di sicurezza». Di fatto una sorta di quarantena.Secondo la radio Voice of America i generali hanno interrotto, a partire dal 13 marzo, i trasferimenti di materiali e uomini verso l’Europa nell’ambito della gigantesca esercitazione Defense 2020. Era previsto lo sbarco di 20 mila uomini e migliaia di “pezzi” (veicoli, cannoni, materiale), ora tutto sarà rimodulato. Attualmente sono già stati trasferiti 6 militari. Dunque è possibile che vi sia una drastica riduzione, anche perché dovevano partecipare molti contingenti europei. Cancellata, nel contempo, African Lion, altra manovra multinazionale. Siamo in una situazione molto fluida, il continuo cambio di passo di Donald Trump lascia aperte tante opzioni, ma è evidente che la macchina della Difesa si trova davanti ad una triplice esigenza: mantenere il livello operativo, contribuire alla campagna contro l’epidemia dove è richiesto (logistica, ospedali), evitare un contagio massiccio delle truppe. Non è facile vista la presenza globale. E c’è grande allarme per un incremento delle incursioni hacker registrato durante il fine settimana, in parallelo con la crescita del lavoro in remoto.
