DAVANTI ALLA MINACCIA DEL CORONAVIRUS TRUMP È NUDO
Molti dei miei amici italiani mi chiedono com’è la situazione negliStati Uniticon ilcoronavirus. La mia risposta è sempre la stessa: si sta come si stava in Italiaprima di Codogno. Si è coscienti del fatto che nel mondo, e adesso anche qui, si aggira un piccolo, microscopico virus. Ma è ancora unasensazionequasi teorica, che sembra lontana. Fino a qualche giorno fa, d’altronde, ilCommander in Chiefaveva dichiarato più volte che si trattava semplicemente diun’influenza normale, che erano imass mediaa esagerare e acreare panico.Insisteva sul fatto che l’economia andava forte, fortissimo, e che non c’era nulla di cui preoccuparsi. Infatti ancora oggi non ci sono abbastanzatamponiostrumenti salva vita; iposti letto negli ospedalisono assolutamente insufficienti. ” data-onload=”(function p(a,b){function c(){b?L.open():L.open(“text/html”,”replace”);L.write(F);v.__rendered__=!0; C[z+”__rendered__”]=!0;m=a.offsetWidth;n=a.offsetHeight;q=v.document.body;q.style[“float”]=”left”;h=q.offsetWidth;l=q.offsetHeight;p=q.scrollWidth;r=q.scrollHeight;v.adjustFrame=f;C[z]&&(U(C[z]),C[z]=null);C[z]=W(f,50);T(e,3E3)}function d(){T(function(){U(C[z]);C[z]=null},5E3)}function e(){d();L.close()}function f(){var b=0,c=0;h=q.offsetWidth;l=q.offsetHeight;p=q.scrollWidth;r=q.scrollHeight;g=h>p?h:p;k=l>r?l:r;for(var d=0;d=h&&c>=l?(N.width=b+”px”,N.height=c+”px”):(N.width=g+”px”,N.height=k+”px”),m=a.offsetWidth,n=a.offsetHeight;u=b;w=c}var g,k,h,l,m,n,p,r,q,u,w,v=a.contentWindow,C=v.parent,z=”_inter_”+a.id,T=C.setTimeout,W=C.setInterval,U=C.clearInterval,F=a.getAttribute(“data-contents”),N=a.style,L=v.document;v.__rendered__||C[z+”__rendered__”]||(v.__rendered__=!0,b?c():T(c,0))})(this,false)” style=”box-sizing: content-box !important; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: inherit; min-width: 0px !important; min-height: 0px !important; margin: 0px !important; max-width: none !important; max-height: none !important; z-index: 0 !important; vertical-align: middle; width: 288px; height: 162px; position: absolute; left: 108px; top: 61px; transform: translate(-50%, -50%);”> Tutto procede come se non ci fosse crisi. Come se non stesse per abbattersi sulla nazione ilpiù pericoloso tsunami del secolo. Poi però bisogna ricordare che, oltre al coronavirus, dilaga anche lacampagna elettorale, e il presidente deve essere in grado di salvaguardare con le sue decisioni e le sue prese di posizione l’America daldramma italianooiraniano. LaBorsa è crollatae a un tratto il virus è diventato pericoloso, bisogna stare attenti, bisogna stare distanti gli uni dagli altri. «È tutto sotto controllo», aveva annunciatoTrumpqualche giorno fa. Si sa, mister Trump ha questo piccolo difetto di mentire, e infatti non è sotto controllo un bel niente. InFlorida, lespiagge sono pienezeppe di studenti in vacanza, la gente va in giro per strada come se niente fosse, i ragazzini continuano a frequentarsi. Ma soprattutto,non ci sono regole governative:ogni Stato è lasciato da solo a gestire quella che si suppone sia la più pericolosa epidemia degli ultimi 100 anni. Qualche Stato, a seconda del numero di persone positive al tampone, hachiuso le scuole e le università, gli uffici, i bar e i ristoranti. Ma isupermercatisono pieni di gente evuoti di merce, i parchi sono pieni di cani con i loro padroni che chiacchierano felici. Le persone invitano amici a casa per cene e serate divertenti.