IL MESSAGGIO DI UN AMICO GHANESE PER L’ITALIA CHE ORA CHIAMA: «CASA»
“Eravamo nel bel mezzo del mediterraneo da cinque giorni.Avevamo finito cibo e acqua.Alla fine ci eravamo rassegnati.Pensavamo che fosse finita, perché la barca si stava riempiendo di acqua, anche a causa della pioggia.Avevamo perso ogni speranza.Finché non abbiamo sentito il rumore di un elicottero, le luci lampeggianti di una nave di salvataggio, la bellissima voce di una donna che ci diceva: “Non accalcatevi, siamo qui per aiutarvi”.Benvenuti in Italia.Lacrime di gioia.Gli italiani ci avevano salvato la vita. Ora sto male, perché questa stessa gente sta morendo di una malattia chiamata “coronavirus”.Oh, Allah, ti prego, guarisci questa terra.Portala alla vittoria.Perché l’Italia è il paese che adesso noi chiamiamo “casa”, il miglior paese del mondo.Perché la misericordia che ci ha mostrato è molto più grande di un virus.Che il mondo preghi per la sua guarigione”. Questo è il messaggio che un amico ghanese (Baba Musah) ha scritto sulla sua bacheca Facebook.L’originale è in inglese, perché si rivolgeva ai suoi contatti africani. Mi sono permesso di tradurlo perché lo trovo bellissimo. E sono convinto che, forse, farebbe bene leggerlo anche a tanti italiani.
