BORRELLI:«L’EPIDEMIA VA PIÙ VELOCE DELLA NOSTRA BUROCRAZIA»

BORRELLI:«L’EPIDEMIA VA PIÙ VELOCE DELLA NOSTRA BUROCRAZIA»

Stamattina a Rep. il capo della protezione civile Borrelli dice molte cose interessanti. Tra virgolette le sue frasi, subito sotto quello che (imho) facilmente se ne deduce. 1. «È credibile il rapporto di un malato certificato ogni dieci non censiti»(Quindi ci sono in Italia più di mezzo milione di portatori asintomatici. Fa un po’ impressione, ma almeno ora è più chiaro perché, chiudendo le aziende non essenziali, si doveva e si deve ancora evitare che la gente vada sui mezzi pubblici). 2. «La proiezione matematica conferma che fra sette giorni avremo più contagi della Cina»(qui non c’è nulla da dedurre, purtroppo, se non quanto sopra sulle chiusure delle fabbriche e degli uffici) 3. «Ventilatori e mascherine dall’estero non ne arriveranno più».(Serve quindi una potente e immediata riconversione forzosa dell’industria italiana che ha macchinari per produrre questi beni, tessile etc; riconversione che la politica deve imporre con forza, azienda per azienda; non è esattamente stalinismo, negli Usa c’è una legge che lo consente dai tempi della guerra in Corea e perfino Trump sta iniziando a usarla). 4. «Broker internazionali senza scrupoli si presentano agli amministratori delle aziende medicali con la valigetta dei contanti, accaparrano e vanno a vendere allo Stato che offre di più»(con permesso, ecco il côté vomitevole del libero mercato, visto che questo è al momento legale; in pochissime parole, si mostra come il mercato debba essere tenuto al guinzaglio stretto dalla politica e dalle leggi, altro che “meno lacci e lacciuoli” come ci hanno ripetuto da 30 anni!). 5. «Autorizzare Atalanta- Valencia a San Siro è stato un detonatore».(prima, ufficialmente, era tutto un “forse, potrebbe essere, non si può escludere, è un’ipotesi”: ora la Protezione civile dice chiaramente che quella sera è stata innescata una bomba. Ma qui non c’è da fucilare nessuno: il primo paziente italiano, Mattia, è stato trovato positivo solo due giorni dopo il match. 6. «Nessuno può ancora dire se con l’arrivo dell’estate ci saremo lasciati dietro il virus»(Ammirevole ammissione, lo dico senza ironia; per il periodo successivo a quando la curva in Italia inizierà a scendere più velocemente, cioè probabilmente dopo il 5 aprile, i timori sono almeno quattro: primo, che il clima estivo non faccia un plissé al virus, proprio come accadde con la Spagnola; secondo, che possa arrivare un’onda di ritorno dai Paesi in ritardo tipo Uk e Usa ma forse anche Francia; terzo, che comunque potrebbe esserci un rimbalzo autunnale; quarto – lo scenario più probabile – che fino alla scoperta e distribuzione massiva del vaccino avremo tutti una convivenza con il virus endemica anche se non più pandemica, quindi comunque con il permanere anche oltre l’emergenza di usi recenti tipo distanziamento, mascherine, no raduni di massa etc).