CI MANCAVA SOLO STOLTENBERG
In questi giorni calamitosi ci tocca ascoltare di tutto di più. Da Salvini indignato per il possibile svuotamento delle prigioni e sospettoso per l’arrivo degli aiuti russi e cinesi, cavalli di Troia di imprecisate minacce, sino ai giornalisti custodi dell’ordine costituito che sbeffeggiano Conte perchè si è permesso di introdurre una qualche restrizione nell’attività delle imprese. Dal presidente della Confindustria che invoca a tutto spiano aiuti pubblici per poi rifiutare indignato l’ipotesi di una nuova Iri e l’idea stessa di politica industriale, fino a Trump le cui denuncia irresponsabile dell’untore – cinese, migrante, democratico, fate voi – sta inducendo centinaia di migliaia di americani a fare la fila davanti alle armerie.Idiozie, tanto più gravi e pericolose se e in quanto espresse da responsabili istituzionali.In tutto questo, il silenzio di Stoltenberg ci appariva doveroso e un tantino rassicurante.Cosa mai avrebbe potuto dirci, infatti, il segretario generale di un’organizzazione che deve la sua esistenza in vita e le spese esorbitanti e scandalose che gli destiniamo all’invenzione di scenari di possibili conflitti sempre più insensati?E invece no. e invece il Nostro classica espressione di cretinismo ambientale ha parlato e ci ha ammonito.Passi il rinvio di “Defender”, anche perchè dovuta a ragioni sanitarie, leggi per il coronavirus che aveva colpito i suoi comandanti. Ma che adesso alcuni membri della Nato si permettano di ridurre di un’anticchia le spese militari, questo era intollerabile.E, allora, ecco, puntuale, il suo monito: “la Nato è più necessaria che mai. Perchè, alla fin fine, ci vogliono i militari per garantire il rispetto delle misure decise dai governo e noi della Nato siamo disposti a dare il nostro contributo al riguardo. E perchè ci sono disordini in Siria ed Iraq e la Russia è ‘assertiva’”.“Ex ore tuo te judico”. E, nel caso specifico, mai una causa indifendibile è stata sostenuta con argomenti tanto inconsistenti, anzi risibili.
