ULTIMI DIECI GIORNI PER SALVARE L’EUROPA

ULTIMI DIECI GIORNI PER SALVARE L’EUROPA

la Merkel è contraria ai coronabond. Adesso si mette proprio male per la nostra Italia. la correggo, non si mette male per l’Italia, ma per l’Europa. L’ostinazione della Merkel , dell’Olanda e dell’Austria, sono preoccupanti, e bene hanno fatto la Spagna e il nostro Paese a non firmare la bozza d’accordo. Nel corso dell’infuocata videoconferenza di ieri,  Il nostro Presidente del consiglio  è andato oltre, con un giustificato  scatto d’orgoglio: “Se qualcuno dovesse pensare a meccanismi di protezione personalizzati elaborati in passato allora voglio dirlo chiaro: non disturbatevi, ve lo potete tenere, perché l’Italia non ne ha bisogno”. Queste le parole durissime e condivisibili  del nostro premier, certo del fatto che Iberici e francesi saranno dalla nostra parte. Perchè qui, appare evidente, è in gioco la stessa UNione Europea, e il fatto che la Merkel e i due stati satellite che l’appoggiano incondizionatamente, il paradiso fiscale olandese e la piccola Austria sovranista, continuino a fare melina, a prender tempo, danno l’idea che a loro  non è chiara la gravità della situazione.  A meno che, e sarebbe folle,  non vogliano farsi un’Europa a tre, finendo per soccombere in breve tempo. Del resto, lo ripetiamo da settimane. Da questa catastrofe sanitaria, economica, sociale,  e psicologica , ci si salva tutti insieme o si va a fondo insieme. Non capirlo è delittuoso. Non capire che l’Italia non può esser lasciata sola in questo momento di energenza sanitaria, vuol dire non aver ben chiaro che affossata l’Italia verrebbe affossata l’Europa intera, il continente più ricco al mondo. Una decisione cosi scriteriata sarebbe insomma un assist straordinario per le mire espansionistiche della Cina. Sì, la Cina sarebbe la superpotenza  che più trarrebbe vantaggi dalla dissoluzione del Vecchio Continente. Tanto più ora che gli Stati Uniti si avviano  verso una probabile  catastrofe sanitaria ed economica, anche a causa dell’incoscienza dell’ attuale inquilino della Casa Bianca. Seguiti in questa rincorsa verso il burrone da Bolsonaro e Johnson,  cioè Brasile e Inghilterra,  a dimostrazione che nemmeno i sovranisti sanno scegliere i loro  cavalli vincenti. Dieci giorni per mettere ordine nelle tessere del mosaico, per prendere decisioni coraggiose e importanti.  Dieci giorni. Anche troppi, visto che non c’è più un minuto  da perdere. Questo il tempo massimo per salvare il grande sogno dell’Europa unita. Altiero Spinelli,  uno dei padri nobili  di quella Europa affratellata,  si starà certamente rivoltando nella tomba. P.s.  Si prega MArio Draghi, destinato a diventare presidente della Repubblica tra due anni, di intervenire con il bazooka personale. Innanzitutto deve convincere il mondo della finanza ad evitare speculazioni sparviere.  E poi deve far   leva sul suo personale carisma e  sulle sue conoscenze dei vertici europei per condurre a più miti consigli la Germania . E’  indubbiamente più utile in questo modo, l’ex presidente della Bce,  che come Presidente del consiglio, come chiede l’estrema destra sovranista, che in queste ore lo sta tirando per la giacchetta. Questo penso sia chiaro anche a lei, signor Bruseghin. O no?