SUL CORONAVIRUS ABBIAMO PERSO TRE SETTIMANE PRIMA DI VARARE LE MISURE RESTRITTIVE: DI CHI LA COLPA?

SUL CORONAVIRUS ABBIAMO PERSO TRE SETTIMANE PRIMA DI VARARE LE MISURE RESTRITTIVE: DI CHI LA COLPA?

Dunque, sul Coronavirus abbiamo perso tre settimane buone prima di varare le misure restrittive, e quelle di tutela del personale sanitario chiamato ad intervenire, e questo ritardo è costato morti e contagi. La domanda che mi pongo è la seguente: colpa della politica o della burocrazia? Fuor di metafora: erano settimane che la Direzione generale della prevenzione sanitaria, che fa capo al Segretario generale del ministero della Salute, aveva dato l’allarme, ma il ministro Speranza fingeva di non sentire, oppure dormivano tutti, questi dirigenti da 200 mila e passa euro lordi all’anno? Dormiva anche l’Istituto Superiore di Sanità, massimo organo di consulenza del ministero? Si dirà: te la prendi sempre con la burocrazia, Sì, perché nessuno se ne occupa, la fa sempre franca, è la più pagata e la più inefficiente d’Europa. Voglio solo capire che ruolo ha avuto nella vicenda dei ritardi, prima di prendermela soltanto con la politica. Naturalmente non bisogna generalizzare: ci sono dirigenti di primissimo piano, che sono un modello per i loro dipendenti e una fortuna per la struttura. Mi viene in mente, solo per fare un esempio, Michele Bertola, direttore generale del Comune di Bergamo, che ho avuto la fortuna di conoscere.