LE IMPORTANTI PAROLE DEL PAPA

“Ci siamo accorti che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme”. “Non abbiamo ascoltato il grido dei poveri, e del nostro pianeta gravemente malato.Abbiamo proseguito imperterriti, pensando di rimanere sempre sani in un mondo malato”. Sono due passi dell’omelia del Papa di ieri in piazza San Pietro. Ora, più che pensare all’Imu che la chiesa non paga, al Vaticano che vi sta sulle palle e alla religione che è l’oppio dei popoli, io vi inviterei a ragionare sul fatto che, ieri, un leader seguito da più di un miliardo di fedeli in tutto il mondo abbia detto questo durante uno dei momenti più sacri per la sua religione. Abbia, cioè, affermato la assoluta necessità di un nuovo comunitarismo, abbia puntato il dito contro le disuguaglianze sociali e sulle problematiche dell’inquinamento e del riscaldamento globale. Perché vedete: se certe cose le dite voi o le dico io è un conto, se lo fa il Papa un altro.Che vi piaccia o meno, che crediate o meno.È un semplice dato di fatto che capisce anche un bambino di sei anni. Poi, ovviamente, lui delega la salvezza del genere umano a Dio, ma quello è il Papa, mica Che Guevara. Anche Don Gallo era un prete, ad esempio, uno che si affidava a Dio, ma ha passato la sua vita ad aiutare gli ultimi, quelli che, nella nostra società, sono considerati dei “rifiuti”.E non credo che molti di noi possano dire di aver fatto altrettanto.Obiettavate anche a lui che pregava “un signore immaginario che vive in cielo”? Davvero non riuscite a capire che, in un momento come questo, da laici, da atei, da agnostici, le parole del Papa siano state importantissime per moltissime persone in tutto il mondo non solo in ambito religioso, ma anche per tentare disperatamente di ricostruire una nuova coscienza sociale e ambientale?