CORONAVIRUS: UNO STRANO TRIANGOLO
Un virus… Un puntino nell’universo. Vive se vivo. Parassita lo chiamano coloro che dello studio di cellule e microrganismi hanno fatto una passione, poi una missione, solo in ultimo una professione. Virus…com’è simile all’epopea del vivere la sua storia! L’incontro. L’alchimia dell’erotismo. L’amplesso. E se dall’Eros nasce la Vita,l’incontro con lui può essere fatale. Penetra, invade, scardina difese, inonda, pervade tutto il nostro essere. Che strana e ambigua definizione! Calzante per l’Amore e…calzante per un Virus. La Vita che si sostanzia nei suoi opposti. Antipodi che divengono un unicum indistinguibile. Che strano pensiero! A volte mi immagino seduta ad ascoltare Platone, forse Aristotele o ancora Pitagora. Sarei stata una donna filosofo? Avrei pagato con la vita l’amore e la curiosità per il vivere pensato, come Ipazia? Pensiero strano…insinuante. Un io ipotetico, un tu ipotetico, un noi ipotetico e poi…lui tra noi. Pensiero Stupendo… Eroticamente una fantasia, forse non peregrina, inconfessato peccato immaginifico, mani promiscue a giocare coi corpi nel gioco del Vivere per Antonomasia: il sesso e la sua carica energetica. Ma non si gioca col Virus, come in fondo non si gioca col cuore… E allora, perché ” pensiero stupendo ” collegato a un flagello? O forse collegato sempre e in ogni caso a quel triangolo evocato dalla canzone. Ci ho pensato spesso. Cavolo che canzone potente! Scardinatrice di schemi e di tabù. Un trio. Inconcepibile nell’Assoluto dell Amore, che sia tale e non puro esercizio di istinti. Chissà se Fossati e la Patty a una “estremizzazione amorosa “pensavano nello scrivere e nel cantare quel capolavoro. Me lo sono chiesta spesso, ogni qual volta ho canticchiato ” le mani, le sue, e lei tra noi…” Poi, un giorno, lessi una interpretazione.” La lei che travolge la coppia in una nuova dimensione, potrebbe essere interpretata come un altro da sé: lei in quanto proiezione di un corpo e di un cuore in balia di un amore consumato dal tempo.Il brano introduce la lei nella seconda strofa, dopo il tu e il noi. In queste prime strofe si esprime un conflitto: potrebbe raccontare tanto il desiderio di un’altra donna all’interno della coppia, un triangolo dunque, quanto un ricordo che dal corpo attraversa la triste constatazione di aver perso qualcosa.”( cfr. Zon Music scritto di Annarita Cavaliere). Ed eccolo il Virus…lui, tra di noi …smarriti ad esserci persi in quel rapporto amoroso che avrebbe dovuto legarci alla Terra, alla Natura, per un ritorno a noi stessi, divenuti monadi senza porte e finestre. Adesso chiusi. Obbligati. Consapevoli di avere un tremendo ” bisogno d’amore” ed è questo che mi fa capire che non è un triangolo perverso il centro…ma il cercare la parte di sé smarrita. “La lei” è il terzo elemento, ma anche il destino di tutti noi, soli, insicuri adesso, feriti nell’orgoglio e in quella superbia vitale, di noi che dobbiamo ricordare , ricordarci per continuare a Vivere, a sognare , ad avanzare fra i morti come soldati in guerra …senza perdere la tenerezza.
