CRONACHE DAL FRONTE (puntata n. 20)

CRONACHE DAL FRONTE (puntata n. 20)

A Report, ieri, su RAI 3, ho sentito cose che non avrei mai voluto sentire. C’era, intervistato, il responsabile della Protezione Civile in Calabria, tale Domenico Pallaria – attenzione: è lui che deve coordinare le attività per il contenimento del Covid 19 – il quale si permetteva di confessare davanti alla telecamera, e con un candore da chierichetto, di non saperne assolutamente nulla di ventilatori, di macchinari salvavita e di sanità. “Io in genere mi occupo di altre cose ” – ha spiegato alla giornalista incredula, sfoderando pure una risatina – ma mi hanno messo qui..”. A quel punto, da calabrese, mi sono vergognato a morte. Lo so, non è ancora tempo di fare i conti e capire per bene cosa non ha funzionato nella nostra risposta a questa pandemia. Perché qualcosa – diciamolo pure – non ha funzionato: lo suggeriscono i numeri e lo sussurrano a bassa voce gli esperti. Ma per ora è giusto concentrarsi sull’assistenza ai malati e sul contenimento del contagio.Una cosa però è certa. i familiari delle 32 vittime che il virus ha già fatto in Calabria, quelli delle 647 persone che al momento sono in cura e delle 8326 che sono in quarantena – devo i dati all’amico e collega Arcangelo Badolati, della Gazzetta del Sud – non possono che restare increduli di fronte a tali affermazioni e, di conseguenza, non sentirli in buone mani. Guardatela, questa puntata di Report. E’ un lungo rosario di piccole e grandi inefficienze, di manchevolezze, di bugie e omissioni. Che vanno da Nord a Sud e vedono protagonista la macchina dello stato e la sanità pubblica. Quando tutto sarà finito, quando l’emergenza non sarà più un alibi, per favore chiediamone conto a chi di dovere. Non affossiamo tutto.P.S. Scopro or ora, sono le ore 16, che Pallatia si é dimesso. Ben fatto. N.B. In foto il signor Domenico Pallaria nella trasmissione di Report.