GERMANIA NEMICA DELL’ITALIA? TROPPO FACILE. I PIÙ GRANDI NEMICI LI ABBIAMO IN CASA

GERMANIA NEMICA DELL’ITALIA? TROPPO FACILE. I PIÙ GRANDI NEMICI LI ABBIAMO IN CASA

Tanti, in questi giorni, chiamano ” alle armi” contro il nemico tedesco. La Germania, abbondantemente aiutata a ricostruirsi nel secondo dopoguerra, si rifiuterebbe, da vera ingrata, all’emissione di coronabond, cioè di strumenti finanziari, di prestiti, garantiti da tutti i paesi europei e quindi in grado di non fare esplodere il già spaventoso debito pubblico italiano. Premesso che le attuali politiche finanziarie europee sono lo schifo che conosciamo, che interessi speculativi e volontà di saccheggio, dopo la Grecia, del prelibato boccone italiano si annidano dietro certe posizioni, è il caso di fare chiarezza. Le politiche di rigidità verso l’Italia hanno e trovano consenso tra i cittadini tedeschi e non solo. Si alimentano e si fanno forti di questo consenso. E questo consenso, purtroppo per noi, ha ottime ragioni. Sì, è vero. La Germania ha potuto ricostruirsi perché è stata ampiamente aiutata. Quegli aiuti, però, sono stati usati rigorosamente per uscire dalla crisi spaventosa di allora e divenire la potente realtà attuale. Il debito italiano, mostruoso, racconta di un paese malgovernato e in preda a una ruberia annosa e devastante. I risparmiatori tedeschi si rifiutano di condividere i debiti di un paese di cicale e infestato da mafie e corruzione. Possiamo dargli torto? Garantireste con i vostri risparmi un prestito a chi subito dopo va a sperperare quei soldi e peggio ancora? Se vogliamo sconfiggere queste basi popolari di consenso a politiche di rapina e speculazione nei nostri confronti serve ben altro che la guerra di parole di certa politica italiana. Occorrono buonsenso e fatti che marchino una svolta rispetto a un passato che non è certo rivendicabile, anzi è vergognoso. In questi giorni, di soldi nelle tasche degli italiani, ce ne sono ben pochi. In quelle delle amministrazioni statali, invece, ne stanno circolando tantissimi. Un segno di svolta, e ne occorrerebbero tanti, sarebbe affermare chiaramente, con un’apposita legge, che chiunque si approfitti di questi fondi e di queste politiche di emergenza, è nemico degli italiani e come tale andrà trattato e sanzionato. Occorrono pene dure e specifiche e alcuni immediati esempi che facciano capire a tutto il nostro paese, e al di là delle nostre frontiere, che questa tragica emergenza non sarà, come tante altre precedenti, l’occasione di illecito arricchimento per i farabutti di sempre. E mentre chiediamo soldi agli altri, facciamoli cacciar fuori anche a chi, tra noi italiani, in questi anni ne ha fatti tanti caricando debiti su tutti noi.