LA DISPERAZIONE DEI ROM, GLI INVISIBILI CHE NON VOGLIAMO VEDERE
Raggela il sangue leggendo le parole di Igor, a margine di un post sulla condizione dei Rom. I Rom al tempo del coronavirus…Già. Cosa ne è di loro, confinati in quei luoghi di esclusione nell’esclusione che sono i campi rom, incredibilmente abbandonati a se stessi… Ma riuscite a immaginare? Confinati in una quarantena che si traduce in una condanna definitiva. In campi affollati, in roulottes o container in cui abitano fino a sei sette persone, senza acqua potabile, energia elettrica, alloggi adeguati, risorse alimentari, protezione sanitaria… E come si mangia senza soldi? Senza le loro sia pur precarie attività… E i bambini? Un isolamento nell’isolamento, rotto il già tenue filo con le scuole, e senza neppur lontanamente poter pensare a “didattica a distanza”…Ma non importa a nessuno, quel che può accadere in un campo rom se l’epidemia vi si infiltra? Per non parlare degli insediamenti abusivi.Tutti ancora più lontani, nei già lontani ghetti nei quali li abbiamo respinti…CONTINUA SU REMOCONTRO:
