CORONAVIRUS, EPIDEMIA IN DISCESA. 604 VITTIME, MENO CONTAGI. PREOCCUPANO I TROPPI MEDICI MORTI

CORONAVIRUS, EPIDEMIA IN DISCESA. 604 VITTIME, MENO CONTAGI. PREOCCUPANO I TROPPI MEDICI MORTI

La curva epidemica è finalmente in discesa, ma bisogna sempre mantenere la cautela. Dai dati della Protezione civile, sono 94.067 le persone sottoposte al test e attualmente positive al virus, (aumentate di 880 unità rispetto a ieri, dato più basso dal 10 marzo). Di queste, 3.792 sono in terapia intensiva, 108 in meno rispetto a ieri. I morti sono 17.127 (604 in più nelle ultime 24 ore), 24.392 sono invece le persone guarite o dimesse dagli ospedali (1.555 in più rispetto a ieri). Le persone che hanno contratto il virus dall’inizio dell’epidemia sono 135.586.Preoccupano notevolmente i contagi tra gli operatori sanitari. Dalla Federazione Nazionale Ordini Professioni Infermieristiche la notizia che altri 26 operatori sono morti nelle ultime 24 ore, altri 1.049 sono risultati positivi, per un totale di 6.549. Il bilancio dei decessi fra i medici, e aggravato da altri 5 morti solo oggi, arrivando a un totale di 94. Il presidente Sergio Mattarella nella Giornata mondiale della salute, ha ricordato il loro sacrificio e colto l’occasione per esprimere la sua gratitudine a tutti coloro che sono in prima linea. “I Servizi Sanitari Nazionali costituiscono capisaldi essenziali delle comunità. Le strutture da sole non basterebbero senza l’umanità e la responsabilità di chi vi opera: per questo il ringraziamento di oggi deve tradursi in un sostegno lungimirante e duraturo da parte delle nostre comunità”. Anche il vicemininistro alla Salute Pierpaolo Sileri in un’intervista a Circo Massimo ha ribadito che la normalità tornerà solo quando si sarà trovato un vaccino, fino ad allora bisognerà continuare a rispettare le disposizioni. Tuttavia, “lo tsunami che ha colpito il Nord Italia si sta lentamente ritirando e il blocco ha impedito che si diffondesse al sud. Cala la pressione sul Sistema sanitario nazionale”. Oggi la discussione verteva sulla struttura per anziani ‘Pio Albergo Trivulzio’.La Regione ha dato mandato all’Ats, l’agenzia di tutela della salute, della Città metropolitana di Milano di istituire una commissione di verifica per far chiarezza sui fatti avvenuti al Pio Albergo Trivulzio negli ultimi mesi. Lo comunicano con una nota il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l’assessore al Welfare, Giulio Gallera. “È necessario analizzare ogni elemento con la massima trasparenza, aggiunge Gallera, e dissipare ogni dubbio, soprattutto quando si tratta della vita delle persone”.Oggi Sileri e il ministro Roberto Speranza hanno quindi deciso di inviare gli ispettori per far luce su una serie di decessi sospetti. Nella struttura, il più noto e grande centro di assistenza per anziani a Milano, sono morte solo a marzo 70 persone, e diversi dipendenti hanno accusato la dirigenza di aver agito con negligenza. Gli ispettori avranno soprattutto il compito di capire se siano stati nascosti casi di Covid-19 e sia stata così messa a rischio la salute degli ospiti e degli operatori.La procura di Milano ha già aperto un’inchiesta con l’ipotesi di diffusione colposa di epidemie e omicidio colposo. Il sospetto sul quale anche Roma, ora, vuole vederci chiaro.