RIDERE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS. “NON È LA QUAGLIERI” IMPAZZA SUL WEB

RIDERE AI TEMPI DEL CORONAVIRUS. “NON È LA QUAGLIERI” IMPAZZA SUL WEB

DI CLAUDIA SABAC’è una nuova trasmissione che impazza sul web.Ogni pomeriggio alle 18 dalLunedì al venerdì.Nata sulle pagine facebook, LIVE- “Non é la Quaglieri”, riprende in chiave ironica il programma quotidiano di Barbara D’Urso.Sta ottenendo un grande successo, per la sua originalità ma soprattutto per la bravura e la capacità camaleontica della protagonista e creatrice, Federica Quaglieri.Federica recita in teatro, ma non solo.È anche attrice cinematografica dove si trova spesso impegnata su temi difficili come la violenza sulle donne.Bella, raffinata, intelligente.Dotata di una spiccata empatia che le permette di avere un ottimo rapporto con il pubblico che la segue con entusiasmo.Viaggia.Spettacolo dopo spettacolo si sposta da un capo all’altro del mondo, spesso senza sapere dove andrà a dormire la sera. Non si ferma mai.E poi, l’Italia, all’improvviso si ferma.Il mondo si ferma.Anche lei, nella sua casa di Roma.“Ma come nasce l’idea?”“L’idea nasce dal fatto che-dice Federica-appena inizia la quarantena, tra mille notizie allarmanti che arrivavano da tutti i media, c’era anche quella di una probabile sospensione del programma quotidiano della d’Urso.Come fosse qualcosa di cui parlare.Così, facendo una provocazione ironica, scrissi sui social che l’Italia, con tutte restrizioni che stava già sopportando, non poteva anche reggere alla mancanza del programma. E così avrei supplito io con un LIVE da casa.In realtà non avevo nulla in mente di preciso( non avendo per altro mai visto il suo programma) ma le persone mi scrissero che non vedevano l’ora.Tutti avevamo bisogno di alleggerire gli animi e farci una risata almeno per cinque minuti.Così mi sono inventata il mio LIVE- “Non é la Quaglieri”.Mi sono messa a studiare gli stralci della D’Urso per poterla imitare, facendone una parodia ( cosa facile, in realtà).Ho aperto un baule in cui conservo parrucche, abiti e oggetti, ricordi di spettacoli e trasmissioni televisive che ho fatto, e ho di volta in volta creato dei personaggi.In realtà, nuovi anche per me. Io non so mai cosa andrò a fare. Gioco con loro come fanno i bambini. Nessuno dei personaggi del LIVE esisteva da prima. Poi, una volta visto che divertivano, ho cominciato a dar loro vita, di puntata in puntata.Improvvisando a canovaccio, prendendo spunto da ciò che stiamo vivendo.La cosa più difficile per me è girare, montare, assemblare le puntate con i potenti mezzi che ho: un telefono e le sue applicazioni.Mai fatto prima!!!Ho cercato di dare a quei cinque minuti un taglio professionale da trasmissione televisiva.Il virus mi ha portato via tutto, ma non l’Arte e il professionismo.Mi sono adattata a ciò che restava e andrò avanti finché posso.La trasmissione è nata per trascorrere insieme la quarantena, dovevano essere quindici giorni, ma trasmetto già da tre settimane senza sosta.Se continua così mi ritroverò davvero a fare come la D’Urso che trasmette da dirci anni. In quel caso, mi firmerei da sola un ricovero coatto per patologia da personalità multipla.Non so quando potremo tornare alla normalità che, nel mio caso significa poter tornare a recitare in teatro o sul set.Non credo presto.Quando tutto questo è cominciato, stavo per raccogliere i frutti di anni di sacrifici di una carriera fatta tutta da sola senza compromessi o altro.Dovevo esibirmi in uno dei teatri più prestigiosi d’Italia con il patrocinio della città di Roma e dell’Assessorato alla cultura con un mio monologo legato al tema della violenza di genere, di cui da anni mi occupo.La prima cosa che farò, sarà andarmi a riprendere quello che era mio e mi spetta: quel palco lì!Ora, però, il mio palco è diventato il web, e non me lo farò portare via. Non anche questo. Anzi, lo occuperò come posso.Il pubblico, voi tutti che mi state sostenendo e apprezzando, potete aiutarmi in questo. Insieme possiamo ridere e affrontare questo male senza farci sopraffare dalla paura. Il mio piccolo contributo è regalarci ogni giorno un attimo di leggerezza che, non vuol dire superficialità. E voi, potete aiutarmi a non far morire la mia Arte, seguendomi e facendomi conoscere ai vostri amici. Ecco cosa significa per me fare corpo, essere uniti e farlo positivamente”.Pillole quotidiane di ironia ma anche di grande energia che Federica regala a tutti ogni giorno con grande creatività.Attimi di leggerezza che non è mai superficialità.È saper affrontare gli eventi senza lasciarsi travolgere.È provare a trasformare una tragedia in opportunità ed esprimersi al meglio di se’.Con passione, intelligenza e tanta fantasia.Una Mary Poppins dei nostri giorni che con la sua ironia, prova a rendere più fluido il tempo, con una ventata di positività.