LA STORIA E’ IMPREVEDIBILE. IN BREVE SMALTIREMO ANCHE IL SOVRANISMO
In tempi normali, ci vogliono 240 mesi per smaltire un Ventennio. Oggi, nell’era digitale, tutto è accelerato, anche I tempi della storia. Basteranno dieci anniper lasciarci alle spalle il fasciogrilloleghismo? O anche meno? Intanto assisteremo al trionfo del pensiero semplificato, del risentimento collettivo, dei partiti guidati da capi non eletti, della societá spaccata fra “noi” e “loro”, del “prima i nostri”. Confesso che continuo a coltivare il desiderio di un comunità mondiale in cui sia riconosciuta a ogni uomo e ogni donna la “cittadinanza universale” e le nazionalità non siano causa di disparitá di diritti e dignità. Sono ostile ai “sovranisti” perchè credo che un giorno si scriverá nella Costituzione della Comunità Terrestre che “la Sovranità appartiene a tutto il popolo umano”. In fondo è finita anche l’era degli imperi schiavisti, è tramontato il feudalesimo, si è abolita la nobiltá di nascita. Ma intanto? Intanto avremo, a breve termine, in Italia e in Europa, il “Decennio”. Che fare dunque, per evitare che diventi un nuovo Secolo di nazionalismi? Studiare, studiare, studiare “la complessitá” della nuova economia 5.0, imparare a dire di no, a non omologarci al pensiero schematico e brutale, a essere minoranza che non prorompe in ovazioni per I capi, a progettare nuove forme di resistenza e nuovi modelli organizzatevi della sinistra partecipata e non digitalizzata, soprattutto a difendere la tenerezza e l’empatia come I valori costitutivi della nostra umanitá. La storia (con la esse munuscola) è sempre imprevedibile e puó riservare delle felici sorprese. Niente catastrofismi, ma caparbia fiducia. Sempre.
