IL PD PROPONE UN’ISLAMICA A CAPO DELLA CULTURA DI MILANO: SICURI SIA LA SCELTA GIUSTA?

IL PD PROPONE UN’ISLAMICA A CAPO DELLA CULTURA DI MILANO: SICURI SIA LA SCELTA GIUSTA?

Certo, Londra ha un sindaco musulmano, ma non è sindaco in quanto tale. Certo, guai a discriminare in base alle appartenenze religiose. Ma che il PD milanese candidi alla presidenza della Commissione Cultura Sumaya Abdel Kader mi lascia perplesso. Ha sempre smentito ogni legame con i Fratelli Musulmani, e va bene. Ha criticato duramente Israele e ci mancherebbe altro non fosse legittimo. Presiede un’associazione di donne islamiche intitolata ad Aisha, e non ha mai chiarito, che io sappia, se si tratti di Aisha la cantante, Aisha la figlia di Gheddafi o Aisha la sposa bambina del Profeta. Nel suo profilo – sul sito del Comune – si presenta come impegnata contro la discriminazione di genere, impegno meritorio. Ma il solo fatto di portare il velo, scelta libera e rispettabile, nella vita privata come in quella pubblica, mi fa dire che non è il profilo migliore per rappresentare le molte facce della cultura milanese. Se per Cultura – e cultura in una città europea – intendiamo anche valori irrinunciabili quali i diritti della donna, questa non è integrazione, è multiculturalismo distratto, facilone: il contrario di un dialogo franco, rispettoso ma intransigente sui diritti e sui doveri.