MA QUALE COMPETENZA?
Tra le tante cose che non mi tornano c’è questa diffusa convinzione che la crisi da virus abbia riportato in auge la “competenza”. Che purtroppo non è una categoria metafisica ma una qualità che si misura nell’applicazione concreta. Be’, li abbiamo visti i competenti, no? Non ci sono due virologi che dicano la stessa cosa, spesso dicono l’uno il contrario dell’altro. Quando Boris Johnson si è affidato ai competenti (cfr immunità di gregge, di cui lui non ha mai parlato) il Regno Unito ha preso a correre verso il disastro, per poi cambiare strategia in corso d’opera. In Italia, dove peraltro poche cose funzionavano davvero bene già prima, il sito dell’Inps crolla e dopo settimane di crisi nera ancora non si trovano le mascherine. Negli ospedali, dove pure medici e infermieri si battono come leoni a costo della vita, sono stati commessi errori gravi che hanno favorito il contagio. Dalle residenze per anziani escono particolari agghiaccianti. Dei politici (apriamo, chiudiamo, mascherina sì sempre, no mai…) meglio non parlare. Dove la vedete, voi, tutta sta competenza che domani ci avvierà verso il sol dell’avvenire?
