A PROPOSITO DEL «MODELLO ITALIA»

A PROPOSITO DEL «MODELLO ITALIA»

Francesco Taddeucci24 marzo alle ore 16:55 ·Post dedicato agli amici delle Svalbard, e ai pinguini Antartici: gli unici che non hanno ancora conosciuto il Coronavirus.Vorrei parlarvi del “modello Italia”, ovvero il modello da NON seguire in caso il virus arrivasse anche da voi.Vi riassumo cosa abbiamo fatto da noi, così fate il contrario.Prima di tutto, appena arrivato il virus (già con il bel suo curriculum alle spalle) quando la sola cosa da fare era fermarsi, abbiamo pubblicato e condiviso un video che esortava la gente a muoversi, reagire. Abbiamo fatto diventare l’hashtag “nonsiferma” trend topic in poche ore. Politici governativi normalmente prudenti, si sono lanciati in aperitivi milanesi, condividendo con orgoglio lo slancio di socialità. Salvo poi ricomparire in video, ammalati.Altri politici, stavolta all’opposizione, facevano ancora peggio, dichiarando “riaprire tutto!” a Italia già semi-chiusa. Sarebbe stata la catastrofe finale.Ah, sempre i non-governativi hanno fatto uscire delle notizie anzitempo, creando il panico e portando migliaia di persone a scappare in treno verso il sud, spargendo un altro po’ di virus in giro.Sempre il nostro “modello Italia” (vi inizia a piacere, no?) in pieno virus già arrivato ha previsto di giocare la partita Atalanta-Valencia a porte aperte e a Milano; secondo molti osservatori uno dei momenti massimi del contagio sia per Milano sia per Valencia (dove infatti è nato un bel focolaio).Sul fronte medico e di prevenzione, nemmeno mi pronuncio: il nostro modello ha previsto la indisponibilità a oltranza delle mascherine protettive, ma questo è solo il dettaglio più piccolo. Diciamo che eravamo impreparati su tutto, come se il virus fosse fantascienza. Per fortuna rispetto a voi abbiamo medici e infermieri – questo sì – davvero eccezionali, e siamo un popolo che tutto sommato sa soffrire, incassare e reagire molto bene, se no saremmo tutti morti, non solo a migliaia.Sul fronte della comunicazione, lasciamo stare: ma si sa che non è il nostro forte, e si sta vedendo purtroppo. Forse comunicate meglio voi foche. Ogni decreto ha bisogno dell’interprete, i gesti della signora a destra, quella che parla ai non udenti alle 18, sono la parte più chiara. Ma del resto il responsabile della comunicazione – spesso da noi definito “un genio” – era un ex-concorrente di un talent show, e credo sia stato scelto per questa parola: il talent.Dov’è quindi questo modello Italia vi chiederete? Ma ve l’ho appena mostrato: è quello da non seguire!Questo virus era una cosa nuova per tutti (non proprio: i paesi che avevano già avuto la Sars se la sono cavata molto meglio), quindi molto probabilmente era difficile fare la cosa giusta.Però io vi ho voluto avvertire lo stesso. Seguite le vostre sane regole nazionali, riducendo le visite ai ghiacciai e evitando quegli inutili assembramenti di milioni di pinguini, in cui alla fine la non si decide mai niente; ma per la vostra salute, per carità, non seguite il “modello Italia”.Good luck my friends!