VIRUS UNGHERESE, DUCE ORBAN ED EUROPA SILENTE: IMPOTENZA O INTERESSI NASCOSTI?

Lunedì 30 marzo il parlamento di Budapest, politicamente forcaiolo quanto vuoi, si è suicidato. «Assegno in bianco al premier: con l’alibi dell’emergenza da coronavirus, lui potrà governare a colpi di decreto, e per un tempo indefinito». Emergenza virus e poi basta, no? Nel 2015 Orban dichiarò lo stato di crisi per ‘immigrazione di massa’, ancora in vigore a immigrazione illegale prossima allo zero. A far buon peso in democrazia, informazione e opposizione sotto schiaffo (e galera), «per chiunque osi turbare la verità ufficiale con notizie ritenute false oppure allarmiste rischia la prigione». Applausi da alcuni (Matteo Salvini e Giorgia Melon in casa nostra), e stupore/scandalo per una vasta fetta dell’opinione pubblica europea. Autoritarismo scandalo o finzione?… CONTINUA SU REMOCONTRO: