BLITZ DELLA GUARDIA DI FINANZA AL TRIVULZIO: SI INDAGA SULLA STRAGE DI ANZIANI PER COVID-19
E’ in corso,e durerà per l’intera giornata,il blitz della Guardia di Finanza al Pio Albergo Trivulzio,il polo geriatrico milanese divenuto tristemente noto per la moria di anziani da covid-19. Le Fiamme gialle, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal procuratore Tiziano Siciliano, stanno passando al setacciola documentazione dei decedutiper verificare eventuali carenze nei protocolli interni e nei dispositivi di sicurezza messi in atto dalla casa di cura. Nei giorni scorsi la Procura di Milano ha iscritto nel registro degli indagati Giuseppe Calicchio, direttore generale della struttura sanitaria. Il quale deve rispondere dell’accusa di reato di omicidio colposo e di epidemia colposa. Dallo scoppio dell’epidemia, nel polo geriatrico da lui amministrato, si sarebbero contate oltre 150 morti ‘sospette’ tutte riconducibili al coronavirus e mai registrate ufficialmente come tali. Nelle scorse settimanealcuni operatori sanitari avevano denunciato di essere stati mandati allo sbaraglio, senza alcun dispositivo di protezione individuale, a cominciare dalle mascherine. Anzi, sarebbero stati caldamente invitati a non indossarle per non creare allarmismi tra i familiari (liberi di circolare nelle prime settimane) e per non spaventare gli anziani degenti. I sindacati di categoria hanno denunciato un’organizzazione confusa, al limite del lassismo e dell’incuria totale. Al vaglio della Procura non solo il Trivulzio. Ma anche il Don Gnocchi e La Sacra Famiglia di Cesano Boscone,altre RSA tristemente note alle cronache per quella che ormai viene definita ‘la strage dei silenziosi’. Sono oltre 300 i deceduti tra il Pio Albergo Trivulzio e il Don Gnocchi su u totale di quasi 2000 morti presso le RSA della Lombardia. Le indagini puntano a far luce su eventuali manomissioni di cartelle clinicheper occultare informazioni di primaria importanza dei pazienti poi deceduti. Ma anche a comprendere se i protocolli di sicurezza adottati nella struttura e i provvedimenti varati dalla Regione Lombardia in materia di emergenza sanitaria fossero idonei a far fronte all’emergenza sanitaria
