LA SCUOLA NON RIAPRIRÀ. TROPPO RISCHIOSO, DICE LA MINISTRA
La scuola non riapre.Nella cosiddetta fase 2, quella della riapertura allo studio della commissione per individuare quando come e chi,non rientra la scuola. Troppi rischi, conferma la ministra Azzolinanell’intervista odierna al Corriere della Sera. Siamo ancora in piena emergenza,impensabile rimettere in moto circa 10milioni di persone tra studenti docenti e personale Ata.Senza contare l’indotto delle famiglie(clicca qui) L’anno scolastico in presenza non riprenderà.Continuerà la Dad(didattica a distanza), pur con tutti i suoi limiti, per assicurare il completamento del programma ministeriale, e per portare i maturandi all’esame di Stato. Che ormai è (quasi) certo si sosterrà in via telematica. Tutti promossi ma niente sei politico Niente sconti né sei politico, ribadisce Azzolina.Chi non raggiunge la sufficienza sarà promosso con debito. Debito che dovrà recuperare al prossimo settembre prima dell’inizio del nuovo anno scolastico. La commissione preposta, presieduta da Patrizio Bianchi, dovrà individuarele modalità di riaperturagarantendo la massima tutela per studenti e personale scolastico, docente e non. Esclusi a priori i doppi turniche aumenterebbe il carico di lavoro degli insegnati,‘smettiamola di pensare che un docente lavori solo 18, 24 o 25 ore alla settimana’,aggiunge Azzolina. Né sembrano prendere corpo altre modalità che circolano in rete come l’obbligo dell’uso delle mascherine o altri dispositivi. Peraltro impensabili soprattutto per i bambini della scuola d’infanzia e primaria. Si aprirà solo e soltanto se verranno garantite tutte le norme di sicurezza.La salute ha la priorità su tutto. Al vaglio della commissione, sostiene la ministra,anche un ‘progetto di innovazione’. Nessun anticipo su questo ma docenti e sindacati si augurano che finalmente, dopo tanti proclami, si ponga fine alle classi pollaio. Mai come adesso, che vige l’obbligo della distanza sociale, di fondamentale importanza.
