CORONAVIRUS, VON DER LEYEN: LA UE CHIEDA SCUSA ALL’ITALIA. E ORA I FATTI, REPLICA FICO
Era il 2 aprile scorso quando la presidente della Commissione europea,rivolgendosi all’Italia che in quei giorni era in piena emergenza sanitaria, in segno di vicinanza proferì quel ‘Siamo tutti italiani. Siamo testimoni dell’inimmaginabile’. Parole che arrivavano dopo settimane di quasi assoluta indifferenza da parte dei paesi membri. Ci riprova oggi Ursula van der Leyn.Invitando l’Europa intera a chiedere scusa agli italianidal momento che ‘molti erano assenti quando l’Italia ha avuto bisogno di aiuto’.Le sue parole arrivano dai banchi del Parlamento europeo e ancora una volta fanno sperare in un possibile ravvedimento, seppur tardivo, della Comunità. Ovvero venire a patti per far fronte alla sfida epocale più grave dal secondo dopoguerra in poi. ‘C’è voluto parecchio tempo perché tutti capissero che dobbiamo proteggerci a vicenda, ha incalzato la presidente.La verità è questa: ora l’Unione europea è diventata il cuore pulsante della solidarietà europea. La vera Ue è in piedi, è presente per aiutare i più bisognosi’. Parole che scaldano i cuori, certamente. Alle quali però,adesso, devono seguire i fatti, ha commentato il presidente Fico. Dello stesso avviso Di Maioche ha riconosciuto gli sforzi fatti finora ma che sono ancora insufficienti per far ripartire l’economia italiana dopo lo tsunami coronavirus. L’Italia, per varie vicissitudini, sta pagando il prezzo più alto, in termini di vite umane e di costi economici.‘L’Ue ha dato una risposta collettiva, mobilitando oltre tremila miliardi di euro. Ma sappiamo che dovrà essere fatto molto di più, perché questa è una lunga strada e il mondo di domani sarà molto diverso da quello di ieri’, ha ribadito Ursula von der Leyen. Il 23 aprile ricomincia la trattativa.L’Italia punta a ottenere, come più volte ribadito dal premier Conte, gli eurobond.Il Mes,ovvero il Fondo salva Stati, lo strumento più gettonato dall’asse Paesi bassi/Norvegianon è adeguato per far fronte alla drammatica emergenza economica. Anche Macron torna a insistere su un fondo comune.L’unico che possa tutelare i Paesi membri in questo frangente di grave crisi. La BCE è pronta a tutto, fa sapere la presidente Lagarde. Parole, promesse, aspettative. Il 23 si vedrà se a queste seguiranno i fatti, come auspica il presidente Fico.In caso contrario il sogno europeo avrebbe i giorni contati.
