FRANCA GUALTIERI. IMPRENDITRICE E SCRITTRICE. IL PRIMO ROMANZO
Franca Gualtieri al Festival della Letteratura di Mantova Nato nelle campagne di Vigevano alla fine degli anni trenta, protagonista della storia è il Calzaturificio Solgati che l’autrice ci racconta fino ai giorni nostri. “Una storia tutta inventata – mi precisa Franca Gualtieri. Conosco Vigevano, nei personaggi c’è qualcosa di me, negli intrecci le dinamiche che ho visto in situazioni analoghe a Carpi, ma è tutto frutto della mia fantasia. Ci ho messo aneddoti che ho sempre sentito raccontare in famiglia, come quello di Alcide, uno zio pieno di amanti il quale sosteneva che, alla fine “anche i santi gli facevano l’applauso”. Poi la tecnica di mio padre di come si tratta al mercato. E ancora i troppi Salvatore che ho conosciuto nel mondo della moda e che hanno ricevuto ricatti e angherie per il loro orientamento sessuale.” E di lei, personaggi a parte, che cosa c’è? “Di me c’è l’affetto che nutro per i miei collaboratori, il rigore, l’onestà e la verità. Regole e valori che mi hanno insegnato i miei genitori. Di me c’è anche il rimpianto di non aver studiato per diventare una donna di legge, anche se cambierei quella parola in giustizia: mi piace di più. E poi l’amore per l’equitazione, il design, gli stivali da cavallo, il ben fatto in Italia, le galoppate in Baraggia, il concorso ippico di Piazza di Siena e mia madre che mi vedeva in televisione perché tra un binomio e l’altro i cameramen mi riprendevano sempre”. Giovanna, la madre di FrancoCavallo e design fanno parte della sua vita, ma a scrivere come si impara? “La voglia di scrivere un libro che parlava di me, dei miei genitori e di un figlio mai avuto, mi perseguitava. Così incaricai una ghostwriter che al posto mio scrisse “Alla fine di questa giornata”. Nel frattempo mi sono iscritta a dei corsi di scrittura. Nel mio gruppo ero considerata la creativa, ho preso delle lezioni di italiano private e ho iniziato a leggere di più. E in due anni è uscito “L’Anima Dello Stivale”
