MURGIA E IL SUO DIBATTIMENTO TRA PROVOCAZIONE E OFFESA GRATUITA
Poi giuro che non ci torno più, sulla questione Murgia-Battiato, ma questa cosa mi urge.Con la storia che il format del programma è il “debate”, tutti quelli che hanno reagito in quaranta sfumature di nervosismo, dal «giù le mani dal Maestro» a commenti assai meno composti, sono stati considerati e trattati da deficienti. E dai a cercare il significato di “debate”, oscuro ai più.Bene, imparare cose nuove è sempre auspicabile.Il punto è che il “debate” prevede, certo, una discussione in cui due parti sostengono sullo stesso argomento tesi opposte, ma per risultare ben fatto, credibile, apprezzabile o semplicemente degno, occorre che le due parti siano all’altezza dell’argomento da dibattere.Sorvoliamo sull’ovvio pessimo gusto di utilizzare Battiato che non può rispondere al “debate” perché sta pure male (non avrebbe risposto comunque, ma forse avrebbe ascoltato), liquidare le sue opere come “minchiate assolute”, “insieme di citazioni senza senso” è totalmente ridicolo, non all’altezza di quello che si pretende di giudicare. Che argomentazioni sarebbero? Dire che una cosa è una minchiata è un puro insulto e va bene per tutto, non è un argomento. E meno male che “se ti vai a fare l’analisi dei suoi testi”… quando i testi di cui si parla, anzi, sparla, nemmeno sono di Battiato.Ah, ma la gente è scema, non sa cosa sia il “debate”..Murgia, sarai mica tu, a non saperlo?
