IL CARDIOLOGO ESILIATO NELLA SUA CASA DI CAMPAGNA, LONTANO DALL’AMATA MARY

IL CARDIOLOGO ESILIATO NELLA SUA CASA DI CAMPAGNA, LONTANO DALL’AMATA MARY

Raccontino della notte. Dall’inizio di questa lunga quarantena mi sono persa. Primami son persa nei Decreti della presidenza del consiglio dei ministri, uno, due, tre, ho perso il conto. Poi, nelle autocertificazioni, una, due, tre, ho perso il conto. Oggi mi perdo nelle fasi. «Al vaglio del Governo le seguenti iniziative». Fase 1: fine fase. Scattava oggi con tutti gli italiani che sono corsi in libreria. Tutti, tranne noi lombardi, i più massacrati dall’invisibile bastardo. Pazienza se i libri in casa li abbiamo già letti. Ce ne sarà uno che merita il bis. Fase 2. Attenzione, fase ipotizzata. Il 4 maggio, ‘Tana, liberi tutti’, per dirla con il professore Rezza dell’Istituto superiore della sanità. Liberi tutti, ma mascherati e distanti molto più di un metro. E sempre il 4 maggio, dai che possiamo fare un po’ di shopping, mascherati e distanti più di un metro. L’11 maggio, bella notizia ipotizzata: potrò tornare ad occuparmi di giudiziaria, in Tribunale. Il 18 maggio, via di aperitivi al bar e di cene al ristorante a debita distanza. Al posto del tovagliolo, la mascherina. Vado a cena con una spanna di ricrescita? Perché stando al calendario ipotizzato, i parrucchieri apriranno una settimana dopo, il 25 maggio: ingressi singoli e mascherati, che poi una pennellata di tinta la diamo anche alla mascherina. Vabbè, rinuncerò a cena e aperitivo. Sembro già Babba Natale adesso che è appena passata la Pasqua, figuriamoci tra un mese e più. Attenzione: il 31 maggio riparte il campionato ipotizzato (a porte chiuse) e nei bar si tornerà a litigare, mascherati, per falli e rigori. Il 18 giugno toccherà ai centri sportivi, ma solo sport individuali, lezioni con basso assembramento. Fase 3, fase ipotizzata. Ragazzi, a settembre tornerete a scuola, un po’ lontani, un po’ a turni, un po’ on- line. A dicembre tocca ai cinema e ai teatri: un posto qua, uno là … mascherine. Che poi a dicembre confido nel vaccino. A marzo del 2021 tutti in discoteca, tutti allo stadio. Si riapriranno i confini e torneremo alla normalità, che detta così o, meglio, scritta così, a me i mesi son volati. Torno alla Fase 1, la fase fine. Le librerie aperte, ma serrate a noi lombardi. Se volete leggere una storia delicata, vi consiglio quella di Maurizio Riboldi, cardiologo-scrittore di Cremona. I suoi racconti li pubblica su Confidenze (le edicole sono aperte). Oggi è uscita la sua storia di malato Covid-19, ora guarito, ‘esiliato’ nella casa di campagna, lontano dalla sua amata Mary costretta a stargli lontano. Un’ altalena di sentimenti: la paura, il grande amore per la sua compagna. Un assaggio: «Mi sigillo in casa, lei ogni giorno mi porterà sulle scale ciò che mi serve. Ed è proprio sulle scale, lei giù, io su, che ci siamo salutati, con la consapevolezza che saranno giorni duri e, se le cose andranno per il verso giusto, per chissà quanto tempo il nostro unico contatto sarà una fugace occhiata da lontano quando mi porterà la spesa. Noi, che da tanti anni non vediamo l’ora di ritrovarci la sera e raccontarci la giornata, io che la guardo mentre cucina, e, più tardi, la ‘buonanotte’ sul nostro abbraccio. Ho rivisto nei suoi occhi la stessa luce che mi aveva illuminato prima, quand’ero caduto. Ho chiuso la porta sul suo e sul mio pianto». Oggi, mi confida Maurizio, la sua amata Mary gli ha portato la spesa in casa. Mascherine e debita distanza: un altro passo verso la normalità. Scusate il disturbo.