NOI, LE RSA E I COMUNISTI DEL ’48

NOI, LE RSA E I COMUNISTI DEL ’48

Noi, le rsa e i comunisti del 48.Ho detto che sulla gestione delle rsa per anziani occorre ridiscutere il modello organizzativo e di funzionamento.Purtroppo anche qui a fallire è stato soprattutto il privato e gli istituti, scollegati dal servizio sanitario pubblico, che sugli aspetti sanitari si sono dimostrati troppe volte sostanzialmente inadeguati.Io penso che la sanità pubblica deve riprendere a gestire direttamente una parte importante delle rsa per alzare il livello dell’assistenza sanitaria e per pensare e attuare nuovi e più evoluti metodi di cura di tanti anziani fragili e molto ammalati.Il privato quindi a mio parere non deve essere estromesso ma ridimensionato e integrato stabilendo più elevati livelli di accreditamento e di vigilanza. Un gestore di rsa in Toscana mi ha carinamente risposto che sono idee da comunisti del 48.Io non so cosa pensassero sulle rsa i comunisti nel 1948 ma è certo che dettero un grande contributo di idee e di iniziative alla ripresa del Paese.Quindi ringrazio l’amico gestore. Hai ragione: bisogna ripartire dalle idee fondamentali delle grandi correnti politiche che garantirono nel dopoguerra la ricostruzione del Paese e scrissero la Costituzione, alla quale i comunisti con le loro idee dettero un contributo determinante.Quindi, caro amico, grazie per il complimento.