STIAMO ANDANDO VERSO UN’IMMUNITÀ DI GREGGE PROGRAMMATA

STIAMO ANDANDO VERSO UN’IMMUNITÀ DI GREGGE PROGRAMMATA

Mi sembra ormai abbastanza evidente che, per tante ragioni, andiamo verso una sorta di immunità di gregge programmata. Vale a dire: se il 10-15 per cento di popolazione si è già presa il virus, ora lasciamo che anche la restante parte lo prenda il più possibile lentamente e il più possibile gradualmente, tenendo sotto controllo la situazione nelle intensive e negli ospedali, usando i protocolli che stanno finalmente uscendo per guarire chi lo prenderà senza che si finisca intubati, tirandola in lungo il più possibile che magari tra un annetto e mezzo si inizierà a vaccinare. Non ho un giudizio su questa scelta, non ho gli strumenti culturali-scientifici per esprimere un giudizio, mi limito a riportare quella che mi sembra una scelta politica sostanziale e non solo in Italia, anche nel resto d’Europa. Un giudizio (molto netto) ce l’ho verso la cecità criminale di Confindustria, la stupidità di Fontana e Gallera, le giravolte di Salvini, e anche gli errori di Sala, per carità, e anche la cedevolezza incerta – a tratti – di questo terremotato governo. Ma su questa immunità di gregge graduale e programmata un giudizio non ce l’ho. (ps Penso in ogni caso che non sia la stessa cosa dell’immunità di gregge non diluita e non programmata inizialmente teorizzata da BoJo)