FORSE HO INCONTRATO UN ANGELO VESTITO DA PASSANTE

FORSE HO INCONTRATO UN ANGELO VESTITO DA PASSANTE

Dopo aver prolungato la mia permanenza giù di una settimana per cause di forza maggiore, oggi è arrivato il momento di tornare a Roma. Non è facile chiudere dietro la porta, prendere il treno (e cadere!) sapendo che lasci una situazione difficile tra madre in ospedale, padre solo a casa, i fratelli lontani. E il guazzabuglio dentro. Fingi naturalezza nel salutarli. La stessa di mia madre che congedandomi dice: “Non ti strapazzare a venire venerdì che qua ho tutto, sto bene”. L’ho affidata alle due compagne di stanza.Da pochi giorni è arrivata una signora di 87 anni, operata da poco al cuore, tanto piccola e silenziosa quanto energica e disponibile. Le figlie, il genero, si sono messi a disposizione: “Non ti preoccupare, per qualsiasi cosa ci siamo noi”. Pure l’anziano marito mi rassicura: “Parti tranquilla. E speriamo di rivederci tutti insieme di nuovo in un altro posto fuori da qui”. Poi c’è Titti, 65 anni, anche lei operata al cuore da poco (o meglio aperta per sbaglio e poi ricucita). Un personaggio incredibile. Ieri l’ho trovata con un bigodino formato rotolo carta igienica sulla fronte, di quelli che credevo nessuno usasse più. Le ciabatte cipria col pon pon. Dal primo giorno ha stabilito una intesa particolare con mia madre, la chiama affettuosamente Pallina: “Guarda fuori che bella luna stasera. Pallina su vieni a vedere”.Titti legge le carte e le mani. Non è una cartomante, gestiva un bar, anzi due. Ha iniziato a cercare indizi nelle linee misteriose del palmo e nella combinazione di figure per amore, alla ricerca di un uomo sparito nel nulla (il suo secondo marito, già vedova del primo). Ha iniziato per se stessa, ora lo fa con gli altri. Ma sempre con leggerezza e tanta dolcezza. Filomena si diverte con lei, sorride a sentire le sue profezie. Da quando mio padre ha portato le carte napoletane a mia madre per giocare a scopa, la loro stanza è affollata fino a tarda notte. Titti legge il futuro a tutti, tutti rassicura. Lo ha fatto anche con me. È stata felicissima quando ieri per la Befana le ho portato i cioccolatini e oggi i pasticciotti. Le ho detto ridendo che egoisticamente spero che la trattengano in ospedale fino a quando non esce mia madre. “Vai serena. Vai. A Pallina ci penso io. Ricordati che tu hai un obiettivo da realizzare presto”. Ci siamo abbracciate. Ripensavo poco fa, dondolata dal treno, a quello che mi ha detto Titti leggendomi la mano e le carte. Mi è tornata in mente la frase che mi ha scritto di recente un mio caro amico: “È tempo che voltando la carta appaia una sola stella. La tua”. Sì gli angeli esistono. E si presentano vestiti da passanti come cantava Domenico Modugno. Chi mi ha fatto le carte,mi ha chiamato vincente.Ma uno zingaro è un truccoe un futuro invadente.Fossi stato un po’ più giovane,l’avrei distrutto con la fantasia,l’avrei stracciato con la fantasia.