TRUMP MINACCIA DI DISASTRO NUCLEARE LA COREA. MA 12 MESI FA QUALCUNO LO APPLAUDIVA

Dopo aver ascoltato Trump minacciare di olocausto nucleare i 25 milioni di abitanti della Corea del Nord e di sanzioni economiche e possibili ingerenze militari Cuba, il Venezuela e qualunque paese non accetti il modello neocapitalista, mi sono ricordato dei tanti italiani di sinistra che un anno fa inneggiavano a lui per odio nei confronti di Hillary Clinton. Killary, la chiamavano, pur essendo stata uno dei segretari di stato meno coinvolti in guerre o aggressioni militari nella storia americana. Ma per gli integralisti delusi dalla Storia non faceva differenza; invece di analizzare le ragioni della loro sconfitta politica e della dissintonia con il popolo si sono chiusi in un manicheismo assoluto, semplice semplice e incapace di gradazioni e di decisioni tattiche. La sinistra rinascerà solo quando si sarà liberata da questi fanatici. E non importa che nel caso specifico di Trump si siano nel frattempo pentiti o abbiamo capito la loro superficialità; troppo tardi. O fanno una profonda, umiliante autocritica, oppure restano oggettivamente degli ostacoli a qualsiasi resistenza antiliberista. Viviamo in un’epoca troppo prossima alla catastrofe per poter tollerare le ingenuità e i fondamentalismi di chi si fa dominare dai pregiudizi e dalle emozioni, quasi sempre mediatiche, piuttosto che dalla razionalità.