MUORE UN PRONIPOTE DI PRODI E I COMMENTI SONO VIOLENTI CANCRI DELL’ANIMA
“Ora forse Prodi capirà cos’è la vita”, “Avrei preferito crepasse suo zio”, “Se fosse morto lo zio avrei gioito”, “Meno male che lo zio è esperto di sedute spiritiche”. Ma il più orrendo è questo: “Incomincia a pagare per i suoi peccati…”. Questi sono i commenti di molti riguardo la morte di un ragazzo di 18 anni, travolto da una macchina. Matteo Prodi, deceduto ieri. La cui “colpa”, secondo questi “esseri”, è essere stato pronipote di Romano Prodi. Per questo gli hanno riservato queste parole. Questi osceni commenti che, sinceramente, non si sa neanche come definire. Perché non sono commenti d’odio. No, sono qualcosa di diverso. Perché quello che hai in corpo se scrivi e pensi queste cose sapendo che è morto un ragazzo di 18 anni, non è odio. E’ qualcosa di di peggiore. E’ un cancro dell’anima. Un schifoso e purulento cancro dell’anima che in noi che ne vediamo i frutti provoca i conati di vomito. Ma che queste bestie nutrono, coccolano e curano quoidianamente, con l’aspirazione massima di cancellare quel poco di umanità che rimane in loro. Posto che ve ne sia mai stata. A loro, a queste abomini travistiti da esseri umani, rivolgiamo allora il nostro disgusto. Perché siete peggio di qualunque cosa possa esistere.
