SEDICI ANNI SENZA ENRICO AMERI
A lezione da Ameri. Nel processo di formazione di noi – allora giovani cronisti – c’era l’affiancamento ai grandi. In silenzio, a scoprire il segreto della loroinarrivabile bravura. La prima domenica della mia vita affianco ad Ameri: alle 9.00 colazione; alle 10.00 messa ( lui credente, io no…); alle 11.30 pranzo: “non mangiare il prosciutto, fa venire sete…”; alle 12.30 stadio Meazza e partita a scopa con il barista della tribuna stampa ancora deserta; alle 14.30 Milan-Juventus ed io in cuffia a cercare di rubare pezzi del suo mestiere…Sono 16 anni, oggi, che sentiamo la mancanza della tua melodiosa e trascinante voce.Ciao Enrico. E grazie per aver cullato i miei sogni e quelli di milioni di appassionati.
