CONSIGLI DI LETTURA

Ho ripreso il Fenoglio raccontista, che è straordinario come il Fenoglio romanziere. Il romanzo ha una struttura diversa dal racconto, eppure lui sguazza nell’uno e nell’altro perché è fenomenale nell’unica cosa che conta: la lingua.E siccome scrive come un dio – in due righe fa il personaggio, alla terza ne coglie la sfumatura unica, alla quarta ha raccontato il mondo da Rio de Janeiro a Tokyo, dai tempi di Pericle a tra un secolo, rimanendo nel paese di San Bendetto, nel cuore di un contadino – qualunque testo letterario gli riesce magistrale. Uno stralcio.– (…) il difetto è in te, un cieco vedrebbe che il difetto è in te. Io ho tanta sostanza che tu avresti fatto tini e tini d’uva se non fossi, come sei, una vita secca.– E io dico che il difetto è in te. E si faccia una buona volta quello che non abbiamo mai voluto fare in sedici anni. Portami a Alba o a Mondovì, fammi visitare dal primo medico di laggiù e verrà finalmente in chiaro…– Mai e poi mai, – l’interruppe Paco: – io non ti porterò mai a Alba o Mondovì, per non far vedere a un grand’uomo com’è mal fatta mia moglie. Io ho ancora questa goccia di orgoglio.[B.Fenoglio, Ma il mio amore è Paco] Un commento.Avevamo l’ISIS nelle Langhe, fino a non troppi decenni fa, e forse da qualche parte c’è ancora, nelle Langhe e in Italia, e tristemente molti ne vorrebbero di nuovo e ancora.