LO STUPORE DEI BRASILIANI PER IL VOTO ITALIANO.
La maggior parte degli italiani in Brasile è pessimista sui risultati delle elezioni, e gran parte di loro sostiene che il nuovo governo crollerà rapidamente, aggravando la crisi economica presente in Italia. Anch’io penso che ci saranno presto altre elezioni e che nel frattempo si potrà finalmente capire cosa stia sucedendo non solo in Italia ma in tutta l’Europa. Ecco la considerazione del mio carissimo amico Edoardo Pacelli, giornalista e scrittore italiano che vive in Brasile da più di 25 anni. “Con stupore e meraviglia sono stati accolti i risultati delle recenti elezioni in Italia. Se da un lato ci si è stupiti per la grande ascesa del Movimento di Grillo, altrettanto stupore ha destato la rinascita di Berlusconi. Rimane la perplessità su come il PD riuscirà a gestire la situazione e trovare una soluzione duratura che allontani il pericolo di un ritorno al voto e che dia tranquillità ai mercati. Ma le ultime elezioni politiche italiane hanno pure mostrato, ancora una volta se ce n’era bisogno, che investire all’estero paga sempre. Infatti i i partiti o movimenti presenti in maniera capillare nei paesi della circoscrizione elettorale dell’America Meridionale, riescono sempre a farsi rappresentare in maniera adeguata presso il Parlamento italiano. Questa presenza è frutto di una pianificazione che i partiti di sinistra hanno sviluppato e realizzato a partire dal momento che è stata istituita la legge che dava agli italiani residenti all’estero, la possibilità di votare. L’unica organizzazione stabile, allora, erano i Comitati di Mirko Tremaglia, il padre della legge, che però si sono sciolti come neve al sole con le diaspore di Alleanza Nazionale. Attraverso i patronati, che prestano la loro opera dove esiste la maggior concentrazione di italiani, è stato relativamente agevole tessere una rete di appoggio ai vari candidati. Il centro destra, da questo punto di vista, ha miseramente fallito, poco avendo investito su questo fronte. I risultati delle ultime elezioni ne sono una dimostrazione eclatante. Comunque, qualcosa deve essere modificato nella composizione di questa circoscrizione. Malgrado che in Brasile risieda la maggior colonia del mondo di italo-discendenti*, il numero di aventi diritto al voto è irrisorio dato che la concessione della cittadinanza a quelli che ne avrebbero diritto avviene in tempi estremamente lunghi. In Argentina, dove il numero di oriundi equivale alla metà dei residenti in Brasile, i cittadini aventi diritto al voto sono più del doppio di quelli brasiliani, ne risulta che su sei cariche a disposizione, immancabilmente, quattro vadano agli argentini e solo due ai brasilani. In Argentina si è raggiunta questa grande quota di aventi diritto a causa delle agevolazioni in favore dei nostri connazionali quando ci fu la grande crisi in quel paese. Per amor di giustizia, si dovrebbe modificare la circoscrizione, facendo una distinzione tra i paesi di lingua spagnola e quelli di lingua portoghese, in maniera da poter avere la possibilità di eleggere un senatore e due deputati in ciascuna sottocircoscrizione. *In Brasile vivono circa 34 milioni di oriundi, mentre in Argentina ve ne sono 14 milioni.
