A PROPOSITO DEL DIBATTITO LIBERTÀ PERSONALE O BENE COLLETTIVO
Negli Stati Uniti lo scontro è emerso in maniera evidente ma credo che sia presente ovunque e certamente in Italia. Da una parte coloro che al primo posto mettono la libertà, la loro naturalmente, individuale e individualista e appiattita sull’attualità – quello che gli va di fare oggi (Freud lo chiamava principio di piacere, soddisfazione immediata del bisogno). Dall’altra coloro che al primo posto mettono il bene comune e il diritto dello Stato diimporre limitazioni alle libertà individuali per salvaguardarlo e per preservarlo nel tempo. Tenete presente che in America non bisogna stare in casa né ci sono controlli degli spostamenti; sono però vietati gli assembramenti e sono chiusi i locali pubblici e molti negozi. Un attentato allo stile di vita dei drogati di consumismo.La prima foto mostra il peggio e il meglio dell’America: in Colorado, una leghista, pardon, trumpista sul pick-up d’ordinanza, insulta un infermiere che esprime silenziosamente e senza reagire la sua protesta contro le pressioni per riaprire il paese al rischio della salute delle persone più anziane o fragili e del personale sanitario. La patriota sta gridando: “Se ti piace il comunismo vattene in Cina. Questa è la terra della libertà”. Naturalmente se si ammalasse sarebbe lì a pretendere che i paramedici, pagati molto meno di lei, siano a tempo pieno ad accudirla anche al prezzo della loro vita.Nella seconda foto alcuni dei dimostranti contro le restrizioni per il coronavirus in Michigan, esaltati come difensori della libertà da Trump (“Liberate il Michigan!” ha twittato), da Meloni e dalla destra italiana in genere oltre che da buona parte dei quotidiani e tg italiani. Meglio prepararsi: le squadracce stanno tornando, ben armate, ben finanziate dai ricchi e ben protette dalla stampa. Anche in Italia, se Salvini e compari non verranno fermati. Ci faremo trovare impreparati, psicologicamente, politicamente e militarmente, come un secolo fa?
