CIAO PAPA’ PAOLO

Ciao papà, come va? Qui stiamo vivendo una situazione così paradossale che forse neanche tu la avresti mai potuta immaginare. È arrivato questo strano virus checi sta un po’ sconquassando. Io ti penso sempre, ma in questi ultimi giorni di più perché mi chiedo cosa avresti detto o pensato di questa cosa, tu con quell’intelligenza sveglia, quell’ironia veloce e quel cinismo unico. Noi stiamo bene, diciamo abbastanza, ma siamo tutti, e per tutti intendo il mondo intero, molto preoccupati di fronte a una cosa così inaspettata che non sappiamo gestire. Siamo pieni di paure, non capiamo cosa succede e cosa succederà. Mi manchi, in questo momento tantissimo, perché mi manca la tua intelligenza e tua lucidità a farmi capire le cose e sembra che qua nessuno sia lucido, anzi siamo tutti molto nervosi. Però ricordo sempre i tuoi consigli, tu che nonostante tutto eri, sei, la persona con i piedi più per terra che abbia mai conosciuto.Oggi pomeriggio c’è stato un flash mob, e tu mi chiederesti cosa vuol dire: “io queste cose moderne non le capisco”. Insomma ci siamo messi a cantare Fratelli d’Italia, alle finestre, visto che non si può uscire, a cantare l’inno italiano. Avresti mai pensato una cosa del genere di me? Caro papà, noi, gli italiani, noi le persone, stiamo bene e sono sicura che alla fine di tutto questo andrà bene e sarà come hai sempre spinto e invogliato tutti ad esserlo: crediamoci. Perché tu sei sempre stato una persona positiva, la più positiva che abbia mai conosciuto.Sono sicura che, o almeno lo spero, alla fine di tutto succederà come mi hai raccontato più volte, esattamene come è andata alla fine della guerra quando, nel 1945, tutti sono scesi per strada e ballavano felici. L’Angelo, mia nonna e quindi tua madre, era vestita di bianco ed era felice di ballare con suo marito, il nonno. E ballavano sorridenti e leggeri mentre tu e tuo fratello gemello, Piero grande, li guardavate un po’ rannicchiati e intimiditi di vedere per la prima volta i vostri genitori così allegri. Mi hai sempre raccontato che non avevi mai visto i tuoi genitori così felici, ballare lievi. Lei aveva un vestito bianco e un sorriso meraviglioso mentre tu e Piero li spiavate timidamente dietro a una balaustra. Io spero che sarà quello che capiterà a noi. Anzi sono sicura che andrà così e ora e vado a dormire con quell’immagine lieve e felice nel cuore, ciao papàP:S: Quando succederà mi metterò un vestito bianco come aveva l’Angelo quella sera unica e indimenticabile, e ti penserò. Come vorrei che tu fossi ancora qui. Un grande abbraccio papà, non hai idea di quanto ti voglio bene.