BICI CONTROMANO E ‘CASE’ PER CICLISTI. REGOLE ANCHE PER MONOPATTINI

BICI CONTROMANO E ‘CASE’ PER CICLISTI. REGOLE ANCHE PER MONOPATTINI

Il testo di legge è stato presentato inCommissione TrasportiallaCamera. La riforma presentata dalMovimento 5 stelleprevede che, nei centri abitati, ma purtroppo solo dove il limite di velocità è di 30 chilometri orari, le bici potranno circolare anchecontromano“indipendentemente dalla larghezza della carreggiata e dalla massa dei veicoli autorizzati al traffico”. Cosa diffusa invece in tutte o quasi le strade delle altre capitali europee, da Parigi ad Amsterdam: pedalare è faticoso e al ciclista deve essere concessa la scorciatoia. La norma, appunto molto diffusa all’estero, non ha portato un aumento di rischi per gli incidenti stradali, ma solo una maggior diffusione del mezzo sostenibile per eccellenza. La possibilità di “circolare anche in senso opposto a quello di marcia rispetto agli altri veicoli” dovrà essere segnalata da un pannello. Ancora, iciclistiavranno la precedenza rispetto aimezzi a motoresia agli stop che aisemafori. Non è ancora chiara con precisione la modalità, ma saranno disposte versioni nostrane delle cosiddette “case” nellasegnaletica orizzontale, come avviene nel resto d’Europa. In pratica le bici superano le auto in fila a un semaforo e si dispongono in testa (anche ai motorini) in un rettangolo bianco o colorato (la casa simbolica, vedi foto) posto in terra ai piedi del semaforo. Questo spazio ad hoc sarà comunque “una striscia di arresto avanzata” e i Comuni dovranno indicare sempre almeno una doppia linea davanti ai semafori e agli stop. Ne esistono in diverse città italiane, ad esempio a Latina, ma sono eccezioni sporadiche. La “casa” non dà ai ciclisti solo la precedenza nel ripartire con il semaforo verde, ma evita che i ciclisti stiano dietro o a fianco delle auto, a respirarne i miasmi, suggerendo anche una ripartenza “dolce” agli automobilisti (le accelerazioni in partenza sono grossa fonte diemissioni). Ancora, le biciclette potranno circolare anche sulle corsie preferenziali riservate agli autobus e ai taxi. Un modo veloce ed economico per rimediare alla drammatica scarsità di piste ciclabili. Si sta anche pensando di introdurre l’obbligatorietà dell’utilizzo del casco e incentivi per l’acquisto. Per quanto riguarda il “parcheggio” delle biciclette, in caso di assenza di stalli adibiti dalComune, si potranno legare ai pali suimarciapiedie nelle zone pedonali, come già veniva tollerato. Infine, neldisegno di leggeè previsto l’obbligo per i Comuni di creare “parcheggi rosa” per ledonne in gravidanza. Un modo intelligente non solo di sostenere una donna incinta, ma soprattutto di contrastare l’infondato luogo comune secondo il quale non si può usare la bicicletta durante la gravidanza, invece raccomandata se non ci sono particolari impedimenti medici… CONTINUA SU: