EMILIANI, NON FATEVI USARE

EMILIANI, NON FATEVI USARE

Questa di oggi non è una competizione politica. Per esserlo dovrebbe esserci una destra oltre che una sinistra. Dovrebbero esserci idee da ambedue i lati. Ma invece le idee le abbiamo solo da un lato. La visione l’abbiamo solo da un lato. Da quello di uomini come Bonaccini e Callipo, che con le loro storie hanno dimostrato di essere dei giganti oltre che delle brave persone. Il primo lavorando sodo per costruire una regione modello per l’Italia. Il secondo per aver costruito, in cinquant’anni, un’azienda modello. E facendolo combattendo ogni giorno l’ndrangheda. Dall’altro lato la visione non c’è. E’ inutile negarlo. Non c’è neanche politica. Non ci sono idee. Ci sono due candidati messi lì da Salvini con un obiettivo semplicissimo: prendersi quei territori come fossero feudi.Di amministrarli bene non gliene frega assolutamente niente. Calabresi ed emiliano-romagnoli, nella loro “visione”, sono gente da usare strumentalmente alla scalata di potere della Lega. Come lo sono stati i sardi e gli umbri prima di loro. Ricordate? Grandi abbracci e grande promesse quando a Salvini serviva vincere lì. E oggi, che non servono più, si trovano in esercizio provvisorio e con il “Capitano” stesso che in quelle regioni non mette più piede. Un appello allora. Non al voto, ma alla vostra dignità. Un appello sincero che prescinde dalle vostre idee politiche. Che si riassume in tre sole parole.