GLI STATI GENERALI DI MACRON E I GILET GIALLI

GLI STATI GENERALI DI MACRON E I GILET GIALLI

Macron vuol convocare una sorta di Stati Generali difronte alla crisi politica che lo sta investendo con la mobilitazione del gilet gialli.Sembra che la storia si ripeta dopo duecentotrenta anni, almeno simbolicamente.Re Macron, l’insoddisfazione popolare non percepita e i ripetuti assalti dei gilet alle numerose Bastiglie parigine.Vedremo se questo processo, che si avvia, porterà ad una nuova Assemblée Nationale cioè a nuove elezioni in grado di scalzare l’attuale traballante gruppo di potere attorno al Presidente.Sappiamo come andò a finire allora…Con una, tra le altre, variante fondamentale rispetto a quel periodo storico: un assetto politico ed economico europeo altrettanto traballante in vista delle prossime elezioni europee.Una Europa che non è mai riuscita ad esprimere pienamente gli ideali per cui era sorta e che oggi si trova di fronte e paga una sostanziale incapacità delle sue classi dirigenti a comprendere la dimensione anche qualitativa dei mutamenti in atto nel mondo.Le divisioni che la percorrono al suo interno derivano da queste diversità profonde nel leggere i fenomeni in atto, e non solo le migrazioni, ma anche la sua collocazione nei nuovi assetti politici ed economici che si vanno delineando su scala planetaria e che alla fin fine si traducono in un peggioramento generale delle condizioni di vita della maggior parte delle persone e la crescente differenza con pochi privilegiati sempre più ricchi.Sembra di assistere a condizioni simili che precedettero il 1789 ma questa volta su scala europea con la Francia a fare da apripista, come lo fu allora nell’avviare un processo di trasformazione storica degli assetti politici e sociali.Naturalmente so benissimo che non si tratta della stessa identica cosa e quindi non intendo fare della fantapolitica ma la storia, abbiamo imparato a capirlo, seppure in modi diversi, a volte tende a ripetersi. Vedremo. Certo non mi pare di riuscire ad immaginare un “cielo stellato” nel futuro dell’Europa.