SCUOLA, SI RIAPRE A SETTEMBRE. DIDATTICA MISTA E USO DI MASCHERINE
Se c’era una certezza, una, in questi due mesi di totale caos era la non riapertura delle scuole.Ce lo hanno detto in tutte le lingueche rimettere in moto circa 10 milioni di persone tra studenti, personale docente e amministrativo (oltre all’indotto delle famiglie) avrebbe fatto schizzare nuovamente quella curva che faticosamente tende a scendere. Eppure si è continuato a sperare, a pressare a lanciare petizioni perché il governo facesse dietrofront. Ieri la conferma:‘ragionevolmente la scuole resteranno chiuse fino a fine anno scolastico. Ci dicono tutte le raccomandazioni che assisteremo a un’esplosione nel giro di due settimane, non possiamo permettercelo. Tanto più che abbiamo un personale docente con età media tra le più alte d’Europa’,ha ribadito Conte in conferenza stampa.Aggiungendo che la ministraAzzolina lavora per farle ripartire a settembrenel miglior modo possibile e naturalmente, virus permettendo. Tutelare studenti e personale docente ha la priorità su tutto.Si lavora a un piano.A come garantire la distanza di sicurezza, cosa non facile visto il sovraffollamento delle classi, problema già di per sé insostenibile in tempi normali, figuriamoci in tempi di pandemia. Al vaglio della task-force la creazione di nuove aule ricavandole con pareti mobilida corridori o spazi esterni, così come la suddivisione e la relativa alternanza degli alunni parte in presenza parte a distanza con le lezioni via web.Obbligo di mascherine per tutti e di gel per le manidisponibile all’ingresso e nei corridoi (fornito, quest’ultimo dalla scuola, le mascherine non si sa),sanificazione dei locali. Tante le ipotesi. La parte più complicata sarà come conciliare la sicurezza con gli obiettivi di socializzazione e acquisizione di competenze dei bambini della scuola dell’infanzia. Dove l’apprendimento si basa sul fare, toccare, sperimentare, condividere. ‘Le scuole sono anche un luogo di relazione’, ha ricordato oggi il Capo dello Stato.La loro chiusura è una ferita per tutti.Siamo di fronte a un evento eccezionale che tocca la vita di più di otto milioni di ragazze e ragazzi italiani. E di centinaia di milioni di studenti nel mondo. Qualcosa di incredibile, mai avvenuto prima, nella storia dell’istruzione. Un evento drammatico, che possiamo ben definire epocale.Riapriremo non appena sarà possibile farlo in sicurezza’
