CARI GIOVANI DI FRONTE AL VIRUS NON SIAMO INTOCCABILI

CARI GIOVANI DI FRONTE AL VIRUS NON SIAMO INTOCCABILI

Molti giovani si sentono intoccabili ed immortali. Mi ricordano il principe Prospero, il protagonista de “La maschera della morte rossa”, novella di Edgard Allan Poe. Durante una pestilenza Prospero decide di ritirarsi con molti amici nel suo castello, dove le giornate passano tra canti e danze. Dopo cinque mesi organizza un grande ballo in maschera e fa allestire sette stanze di diverso colore. Tra le maschere ne spicca una che le attraversa tutte. La gente si scansa, poiché è davvero orribile: un sudario con il viso di cadavere. Prospero vorrebbe affrontarla, ma quando la raggiunge si accorge che sotto quel sudario non c’è nulla. Cade morto, così come tutti i suoi invitati.La morte non si vede, ma si maschera tra chi si maschera da vita spensierata, li raggiunge e li fa fuori. Fa il suo mestiere, insomma. Noi invece dovremmo fare il nostro: salvarci.