IL CINEMA? UN PENSIERO LONTANO, PER ORA

IL CINEMA? UN PENSIERO LONTANO, PER ORA

I miei mercoledì al sole, stando chiuso in casa per aderire rigorosamente alle norme dell’emergenza. Il bucato steso sul terrazzo, un’insalata un po’ ricca per non deprimermi a tavola, alcuni libri, tra cui “Cent’anni di solitudine” (giuro: nulla di pensato prima), il mio dobro squareneck Beard per fare qualche nota, imparare brani nuovi e inventare delle melodie, la radio a pile per non mangiare proprio in silenzio. Tutto sommato, potrebbe andare peggio, molto peggio, se penso alle sofferenze di chi è stato colpito da quel virus maledetto e alla stanchezza di chi fa turni massacranti in ospedale. Quanto durerà? Non lo so, spero non tanto, soprattutto per chi deve lavorare in un clima di ritrovata tranquillità. Ringrazio me stesso, però, per aver fatto, poche settimane fa, l’abbonamento a Sky Q e Netflix. Purtroppo la serie “ZeroZeroZero”, che ho visto in tre giorni, s’è rivelata una mezza delusione; non così, invece, i trenta episodi di “The Crown”. E il cinema al cinema? Un pensiero lontano, almeno per ora. Poi tornerà la voglia. Sennò mi dicono, non capendo il senso di questo post, che sono un vip terrazzato (invece sono solo un onesto pensionato).