FUORI CON KIRA

quando s’incominciava a sentire nell’aria un leggero profumo di primavera con la Kira la sera andavamo verso l’Ilgo Hotel. Gli anni passati ritopropiziatorio verso l’estate, oggi per propiziare la fine della brutta storia nella quale siamo precipitati. Un tratto di strada circondata da alberi dove veloci passavano tassì, genitori che in auto andavano alla palestra parrocchiale a riprendere i figli, clienti a piedi che andavano o venivano, coppiette che infrascavano l’auto nel buio, a volte balordi sospettosi. Oggi non c’è anima viva, arrivo in fondo e l’albergo è serrato. Siamo Kira, io e un silenzio gravido di significato. Dall’alto ci osservano ignare le piante, immobili e indifferenti continuano il loro calmo ritmo di vita, nemmeno il vento muove loro la punta. Gettando intorno inquiete occhiate torniamo veloci, l’uscita è stata più breve del solito, vado verso la rassicurante presenza di Patrizia.