PECHINO HA MANCATO DI TRASPARENZA, UN PUNTO SICURO. IL RESTO VA PROVATO

Sintesi.1. Un’epidemia esplode in Cina, epicentro Wuhan.2. In questa zona c’è un mercato ittico, sospettato di essere il punto di partenza.3. In questa zona ci sono due laboratori, uno specializzato nello studio di virus.4 L’allarme sul virus è dato in ritardo.5. Il buon senso e non la politica autorizza a porsi domande. Il buon senso invita a non arrivare a conclusioni e verdetti frettolosi, ma a tenere a conto di quel poco che sappiamo. E non esistono prove per dire che i laboratori siano in qualche modo coinvolti.6. Questi fattori non autorizzano complottismi, ma meritano risposte. Se esistono. ll disastro, purtroppo, non è un affare cinese, ma ha sconvolto la vita di ognuno di noi.7. Buona parte della scienza ritiene che l’origine sia naturale, è un punto di partenza in una vicenda ancora in corso.8. Le eventuali accuse vanno provate da chi indaga. Vero. Ma questo sarebbe possibile se la Cina fosse paese democratico, con la possibilità di sentire testimoni senza che questi vengano intimiditi o silenziati.9. In Usa il Washington Post ha dedicato alcuni pezzi alla storia sottolineando aspetti che meritano attenzione, ha incalzato Pechino, ma non ha mai fatto sconti a Trump. Ossia ha svolto e svolge il suo mestiere. Ruolo che i media cinesi non potranno mai fare. Il punto sicuro è che Pechino ha mancato di trasparenza.ps: è evidente e scontata la battaglia geostrategica, pesa sulle versioni; però è il seguito e non l’inizio della storia. Se Trump – pensando al voto – cavalca la crisi per incalzare l’avversario, la Cina si gioca tanto su come ha gestito la pandemia e le sue conseguenze.