CORONAVIRUS, PIVETTI NEI GUAI. SEQUESTRATE MASCHERINE DA 30 MILIONI DA LEI IMPORTATE

CORONAVIRUS, PIVETTI NEI GUAI. SEQUESTRATE MASCHERINE DA 30 MILIONI DA LEI IMPORTATE

Ormai lontana dalla politica, l’ex presidente della Camera, Irene Pivetti (lega nord, dal ’94 al 96, parlamentare fino al 2001, transitando per l’Udeur), si è data al commercio di mascherine.Peccato che la metà dei supporti importati dalla Cina dalla ex politica (di tipo Fpp2), 15 milioni su 30, siano stati sequestrati nell’hangar 2 dell’aeroporto milanese di Malpensa, perché non a norma.Tutto passava dalla società guidata dalla Pivetti, la “Only logistisics Italia srl”.Una società con 50mila euro di capitale che fa affari per trenta milioni? Un’anomalia che non è potuta non saltare agli occhi degli investigatori. L’indagine è affidata alla Procura di Savona.Per la 57enne ex politica, un duro smacco. Un affare da 30 milioni di euro andato in fumo. E non una bella figura.I sospetti sono cominciati quando, in Liguria, in provincia di Savona, quelle mascherine sono state rivendute da alcune farmacie al 300% del loro valore e sequestrate dalla Finanza.Logiche, poi, le perquisizioni.Prova a difendersi la Pivetti: “Avevo un contratto con la Protezione civile”, (aveva vinto un appalto indetto dal Consip, n.d.r.) spiega, “poi l’INAIL ha cambiato le regole in corsa. La verità”, conclude la ex politica, ora giornalista e imprenditrice, “è che si è voluto colpire il mio nome”.Vedremo nei prossimi giorni. Intanto, la brutta figura rimane. Anche perché, su 30 milioni, la Pivetti ne ha già incassati 18