L’IMPORTANZA DELLO SPIRITO COSTRUTTIVO IN TEMPI DI CORONAVIRUS
Mi spiego umilmente, ad uso di chiacchiera, sennò si può sembrare non costruttivi. Qui nessuno dice che dobbiamo tornare tutti in strada a ballare il twist, e alé òp! Ci mancherebbe. Ma da che nasce, allora, un senso di spaesamento , di depressione che piano piano si sta trasformando in rabbia? No, non solo certamente dall’isolamento. Ma , 1) non si perde occasione per dimostrare che si continua a non capire nulla, NULLA, di questo virus. 2) ciò comporta che si va, dichiaratamente, avanti giorno per giorno. E così quando finiremo? Quanto può durare resilienza e pazienza? 3) non si vedono nemmeno atti e misure per prevenire, dico almeno dal punto di vista sanitario, nonostante gli insegnamenti appena avuti, eventuali altre ondate di epidemia, 4) un altro fatto che resta inspiegabile é perché non si usa questo tempo indefinito e inabitato per riparare il riparabile, strade, buche, decori vari. Per non ritrovarsi da dove eravamo partiti. 5) ho capito che siamo tutti su una stessa barca, ma la Lombardia non è il Molise, e, a fronte di aperture inesistenti, in questa fantomatica fase due, si poteva ragionare anche per territori, credo. 6) questo, invece che della assoluta insicurezza, poteva essere il momento se non di alcune risposte, almeno di progetti e soprattutto prospettive. Per esempio prevedere i test a tappeto e munirci di mascherine , guanti e decaloghi per convivere col virus, come ci si dice continuamente sarà il nostro futuro. 7) a fronte di tutta questa insicurezza destabilizzante, stiamo vivendo una specie di stato di polizia in cui siamo controllati come scolaretti, e in cui lo Stato, invece di aiutarci appunto con prime prospettive di risoluzioni, come sono cure e terapie per esempio, ci dice cosa ” ci consente”. E non dico allora dei 41 bis liberati, perché sarebbe un altro discorso….Ora, io stimo Conte. Assieme a quella dei camion che a Bergamo portano via le bare, oppure a quella di Papa Francesco a tu per tu sotto la pioggia con Cristo, o a quella del Presidente ,solo, con la mascherina, all’altare della Patria, a rappresentare questo momento storico resterà senz’altro quella di un uomo ,solo anche lui, che alla sua scrivania notte e giorno regge sulle proprie spalle ,con forza e dignità, il dramma di un intero paese, ma volevo comunque dire dei perché di una depressione che bisogna stare attenti non diventi ,in modo sensibile, rabbia. Volevo intervenire insomma con spirito costruttivo, mai da guastatore.
