QUANTO POTREBBERO ESSERE MIGLIORI CERTI ITALIANI

QUANTO POTREBBERO ESSERE MIGLIORI CERTI ITALIANI

Un giorno come un altro ho aperto facebook e mi sono imbattuto in una serie di notizie e filmati, come sempre. In uno di questi c’è un cagnolino dolcissimo che attraversa la strada e un pulmino, evidentemente con delle merde dentro, prende la mira per centrarlo in pieno. Poi, hanno dato solo qualche mese di pena a quella immondizia che ha ucciso, per capriccio, quella dolcezza di cane chiamato Snoopy. E ancora, un filmato di un bambino che viene portato via di “autorità” mentre grida disperato al padre “verrai a trovarmi?”. E una notizia che riporta il fatto che alcuni ragazzi italiani danno vita ad un movimento che riesuma il credo nazista(!). E ovviamente le vicende di questi giorni antisemite, razziste, ignoranti la Storia e i suoi insegnamenti. E guardo anche ad una certa televisione e ad una sua “umanità”. Guardo a quelli che farebbero qualunque cosa per apparire, a quelli che hanno come meta quella di farsi invitare tra un pubblico in sala magari per toccare un partecipante ad un reality come fosse un nuovo messia. Metto insieme tutta questa gente che popola il nostro paese, gente che compone il popolo italiano, gente così diversa, per pericolosità, per tipologia, per collocazione e mi viene da pensare, per non dire mi viene da farmela sotto… Mi chiedo: ma come vota, se vota, per chi vota ,questa gente. Sarà senz’altro il voto dato alla simpatia, al come parla bene, alla camminata, alla bella voce del candidato, credo. E mi si rafforza un pensiero che ho sempre avuto. La cultura resta l’unico e più forte strumento per migliorare, per scegliere meglio, per essere padroni dei nostri sentimenti e pensieri e non succubi. Pensa come sarebbe migliore il mondo se prima di divertirsi per esempio col pulmino contro un inerme cagnolino, leggessero l’Odissea, il passo in cui Argo riconosce Ulisse, e muore contento di averlo ritrovato, dopo averlo atteso tutta la vita. Pensa come sarebbe più bello il mondo se imparassero l’empatia, l’amore, la grazia, la bellezza, come l’hanno raccontata i grandi scrittori, se avessero letto di Paolo e Francesca. Pensa come sarebbero disgustati dalla guerra se avessero letto Elsa Morante o Elio Vittorini. Pensa come si vergognerebbero solo di pensarlo il nazismo e il fascismo, se avessero studiato la Storia, se avessero saputo delle leggi razziali che hanno portato via tanta altra gente innocente verso una morte atroce solo per una idea malsana e sbagliata, capirebbero forse che quella follia potrebbe sempre tornare e che quelle madri e quei padri avevano la colpa di essere in un tempo e in un luogo diverso dal nostro, ma che oggi, evocando gli stessi fantasmi, potrebbero essere i loro genitori. Ecco perché io credo che fallendo per primi, con certa gente, con quella gente, i genitori, la responsabilità, poi,debba passare alla comunità, allo Stato, ai mezzi di informazione, ai media. Lavorare per educare il cittadino, secondo me, diventa una necessità ineludibile. Pena il far west, il caos, l’inciviltà…