STORIE DELLA QUARANTENA: FASE 2…VISTA DAGLI ANIMALI

STORIE DELLA QUARANTENA: FASE 2…VISTA DAGLI ANIMALI

Era il 3 maggio dell’ anno 2020. Nell’ aria già il frizzante profumo dell’ estate. Il sole brillava alto nel cielo e nessuna nuvola oscurava la sua luce, neppure una fastidiosa scia chimica feriva l’ azzurro terso. Nel bosco di Immagilandia fervevano i preparativi. Alle quindici i delegati di ogni parte del mondo si sarebbero trovati ai piedi della GRANDE QUERCIA SAPIENTE. Il Leone SPESFELIN girava intorno al gigantesco tronco. Era nervoso e tracciava solchi profondi sul terreno muschiato. Chissà se tutti i branchi avessero ricevuto la convocazione dell’ Assemblea. Chissà se i falchi notificatori avessero raggiunto tutti i punti cardinali e superato le diffidenze interrazziali fra i destinatari. A memoria di re era dai tempi dell’ Arca di Noè che tanti animali non trovavano uno spunto per riunirsi e indire una Assemblea Internazionale degli Animali Uniti. Ma tre mesi prima era accaduta una cosa incredibile che aveva mutato il corso degli eventi, modificato stili di vita e collocato recinti diversi. Un virus aveva colpito gli umani. SPESFELIN ricordava come improvvisamente quel bipede con la “canna di tuono” , come il vecchio re chiamava il fucile , fosse scomparso dalle foreste, dalle giungle, dai boschi, dalle vette, dai mari, dai fiumi, dai parchi…. Gli erano giunte notizie che era scomparso persino dalle strade di cemento di quelle che il bipede chiamava città. Pareva che questo Virus avesse indotto l’ uomo a vivere dentro recinti ristretti e che lo avesse talmente impaurito da fargli dimenticare prede, caccia , hobby. Il suo amico, LUPO SOLITARIO, presente quel giorno al summit, gli aveva addirittura raccontato che da quando il Bipede col fucile non gironzolava per i boschi , lui era riuscito ad incontrare un branco di lupi che viveva nascosto in grotte remote e aveva conosciuto OCCHI DI LUNA , la lupa che gli aveva rapito il cuore. Era impaziente SPESFELIN. Nello spazio immenso davanti l’ OLMO GENTILE era stata collocata una grande vasca piena di acqua salata. Sarebbero giunti di lì a poco: XIPHIASSPADA, UNNOSQUALO E FREEDELPHIN  in rappresentanza dei popoli del mare. Un corteo formato da Corvi, pettirossi, merli, aironi, precedeva AQUILA MAESTOSA che sorridente, al suo arrivo si inchinava al Re. Un barrito ad annunciare ELEPH proveniente dalla  savana, affaticato e stanco. Accanto a lui KOAL e CANGU. Ore ed ore di viaggio. Interminabili ore e soste. E accanto alla fatica la bellissima sensazione di tornare liberi , senza l’ uomo a dominare gli spazi. IERAX, lo sparviero, aveva fatto un atterraggio perfetto e con stile ed eleganza si era portato dinanzi al suo Re per un saluto fiero e spavaldo al contempo. Stavano arrivando tutti. Si avvertiva in lontananza rumore di rami, echi di nitriti, cupi grugniti e armoniosi cinguettii. Un ronzio aveva annunciato MIEL  l’ ape regina, e un fruscío l’ arrivo di IRIDE la farfalla dai mille colori, felice di ritrovare vecchi amici. La sua popolazione era stata quasi sterminata. In quei mesi in cui la primavera era sbocciata , persino nei parchi cittadini aveva ritrovato le sorelle. SONAGLIO, il capo dei serpenti era giunto a gran fatica , insieme a lui VIPY la vipera e COBRI il Velenoso. Se l’ erano vista brutta mesi prima,perseguitati e uccisi tanti della loro specie. Persino COCODRILE il lugubre e asociale, era giunto dalle paludi lontane. Aveva anche fatto una scorribanda in città. Favoloso percorrere strade isolate, guardare le tre luci degli umani , giallo, rosso e verde e imitarli nell’attraversare un incrocio. Che pacchia! VOLPY era giunta trafelata. Ogni volta in ritardo, ma furbescamente capace sempre di trovare scuse. Stavolta si era persa a rimirarsi in una fontana dentro un parco . Aveva sognato di poterlo fare, ma l’ umano era sempre in agguato. La lunga coda solleticava il vicino ORSO PLACIDO giunto dai monti e scontroso perché appena sveglio dal letargo. Il FALCO PAUL  e il GABBIANO FRANCISCA erano di ritorno. Giro di ricognizione eseguito. Pochi metri ancora e TIRCHI, la formica, SPERPERY la cicala e SGRUNFOLO il grillo, sarebbero arrivati. Ormai c’ erano proprio tutti. Animali e Piante coi loro rappresentanti. Nessuno aveva voluto mancare a quell’ evento. Sapevano tutti che era vitale per la loro sopravvivenza, stabilire delle nuove linee guida. Ordine del giorno: “Fase due. Fine del lockdown per gli umani” SPESFELIN, il re leone, prese la parola.” Benvenuti, amici. Come sappiamo tutti , dopo essere stati reclusi per più di 70 giorni, gli umani adesso ritroveranno la loro libertà. Domani molti di loro riprenderanno le attività lavorative e torneranno a circolare per le strade. Potranno andare di nuovo nei parchi , fare sport, incontrare i parenti. Molti potranno andare in spiaggia e alcuni tornare a usare le barche. Pare stiano riuscendo a contenere il Virus e presto potrebbero ritornare alla loro vita di sempre_ Un mormorío crescente invase la foresta. Persino la GRANDE QUERCIA SAPIENTE fece stormire le sue fronde in segno di disappunto.” Tutto sarebbe tornato come prima? E la loro libertà? La loro rinascita? Gli spazi di cui si erano riappropriati? ” Occorreva trovare una soluzione. Sapevano, però, gli animali che l’ uomo, salvo alcune anomale eccezioni, era un predatore peggiore dei peggiori fra di loro che uccidevano solo per soddisfare la fame. Un rimedio , però, andava trovato. Non volevano ritornare nei limiti stabiliti dagli umani. Non volevano vedere quotidianamente lo scempio della natura ad opera della brama inestinguibile e vorace di quel Bipede senza coscienza collettiva. L’ OLMO GENTILE in rappresentanza delle piante , prese la parola : _ l’ umano è un essere strano. Non impara mai dalle calamità. Lo sa bene fratello Fiume che per ogni volta che è straripato lo han costretto sempre in argini più stretti finendo a volte persino con l’ intubarlo. Lo sa bene sorella Terra. Quante volte ha tremato, ha divelto, ha scardinato. Lui, uomo , ha ricostruito infischiandosene di erosioni, di regole, dei morti che piangeva mentre diceva falsi ” mai più”. Non ci si può fidare, è un essere infingardo. Per denaro affama figli dei popoli poveri mentre ruba loro ricchezze e storia_ SPESFELIN ascoltava silenzioso. Avrebbe voluto lanciare il suo ruggito e fare guerra una volta per tutte contro l’ esercito degli umani e ristabilire , finalmente, le supremazie. Ma non voleva mandare il suo regno allo sbaraglio. La GRANDE QUERCIA SAPIENTE intervenne conoscendo l’ animo iracondo del suo Re. _ Sire, nessuno di noi vuole tornare a subire le angherie degli umani. Ma non possiamo scendere in guerra contro di loro. Tante volte è accaduto, ma non possiamo competere con le loro armi, con il loro inquinamento, con la loro sete di vendetta. Forse adesso che loro stessi hanno vissuto sulla loro pelle l’ esperienza della cattività , della morte ingiusta, del recinto che frustra ogni anelito e ogni speranza,sono più disponibili ad ascoltare, a collaborare e potremo raggiungere un accordo per un equilibrio_ Gli astanti trattennero il respiro. Era una proposta equa, sembrava ragionevole. SPESFELIN osservava tutti loro. Sapeva del valore dei suoi sudditi , nessuno si sarebbe tirato indietro se lui avesse proposto la battaglia. Ma non era uno sprovveduto e se c’ era una sola possibilità di giungere a un equilibrio, lui non l’avrebbe sprecata. Si fece avanti GIUSTY IL GUFO, di professione avvocato. _ Sire, mi sono permesso di preparare una ” diffida” da inoltrare domani alle Nazioni Unite degli Umani. Col permesso del consesso e di Sua Maestà, la leggo, or ora, mentre siamo qua_ Il permesso gli venne accordato e GIUSTY IL GUFO  lesse” in nome e per conto di Sua Maestà , SPESFELIN  , re degli animali e degli elementi naturali , si invitano e diffidano gli esseri umani a non proseguire con il loro vecchio modo di vivere. Dovranno essere rivisti confini, norme industriali, attività lavorative, regole sulla caccia, sull’ inquinamento, sui fastidi recati agli animali selvatici, sui rumori, sulle speculazioni e lo scempio di intere aree naturali. In difetto , decorso un mese dalla fine del lockdown, senza alcun riscontro positivo alla presente, verrà dichiarato lo stato di belligeranza fino allo sterminio totale di una delle due specie. _ Tutti erano a bocca aperta per lo stupore. Per la prima volta dalla Preistoria, gli animali tornavano a dettare regole per il loro destino. SPESFELIN stava per firmare la lettera allorquando prese la parola VAMPY il PIPISTRELLO. Strizzando l’ occhio cieco al Sovrano disse: _ firmi pure,mio Re. Se l’ uomo non accetta non ci sarà bisogno di una guerra per sterminarlo. Porto con me una dose modificata di Covid 19. Si sterminerà da solo l’ essere umano . Potrei farlo adesso. Ma si sa. Noi animali abbiamo un’ etica e, in fondo diamo sempre, un’altra possibilità_