A SCUOLA DI CINEMA

A SCUOLA DI CINEMA

«Chi sa fare, fa. Chi non sa fare, insegna». Massima feroce e spesso fraintesa di Arthur Bloch, non vale però al Locarno Film Festival e tantomeno si può adattare ai suoi piccoli spettatori. Perché grazie a Locarno Kids, alle tante collaborazioni delle diverse realtà svizzere che spaziano, appunto, dall’insegnamento all’animazione, alle attività organizzate da altre rassegne a esperienze di formazione tra le più virtuose, i bambini di ogni fascia d’età guarderanno, ascolteranno, impareranno, faranno. Senza dimenticare il gioco, perché non è un caso cheto playejouersiano verbi così importanti per la settima arte. E chissà, forse ci insegneranno, partecipando al Festival, come amare meglio il cinema. Hanno cominciato prima di tutti, il 4 agosto, con l’innovativo e emozionante film d’animazioneLa famosa invasione degli orsi in Siciliadi Lorenzo Mattotti, proiettato con successo davanti a migliaia di ragazzi in Piazza Grande e al Palexpo (FEVI), prima tappa di un’educazione sentimentale e cinematografica che vedrà, in un’ideale specchio tra inizio e fine del festival, anche la visione diDililiàParisil 18 agosto, sempre in Piazza. L’opera potentissima di Michel Ocelot con la sua storia unisce, in nome di una bimba troppo bianca per i neri e troppo nera per i bianchi, avventura e integrazione. In mezzo, un percorso costruito all’interno del programma ufficiale per chi ha più di 12 anni, daMagariaDays of the Bagnold Summerper chi non vuole rinunciare allo schermo più grande d’Europa, fino aL’apprendistatodi Davide Maldi in Cineasti del presente,Un film dramatiquedi Éric Baudelaire in Moving Ahead,Rue Cases-Nègresdi Euzhan Palcy senza dimenticare la scelta coraggiosissima di proporre loroMillion Dollar Babydi Clint Eastwood nell’ambito del Leopard Club Award a Hilary Swank. Accanto, tanti incontri loro dedicati, con autori e addetti ai lavori. Ma il Locarno Film Festival “vietato ai maggiori” sarà soprattutto una palestra per nuovi talenti, oltre che uno sguardo degli stessi sulle nuove tecnologie con i loro pericoli e opportunità, a partire dal progetto FLEX, che coinvolge i giovani nella creazione di contenuti audiovisivi e il loro conseguente possibile utilizzo nel mondo dei social media. Attività collettive e formative invaderanno tutta Locarno: i Movie&Media Labs daranno vita a una dozzina di laboratori diretti da esperti che vedranno al lavoro chi va dai 6 ai 15 anni, seguendo una programmazione parallela ispirata al Locarno Film Festival, alle sue sezioni, alle sue intuizioni; i due workshop LAC edu, invece, si concentreranno su animazione e sound design e avranno una platea di preadolescenti dagli 11 ai 14 anni; a laRotonda, infine, un nuovo spazio ecosostenibile coloratissimo e animato dall’Accademia Teatro Dimitri proporrà workshop, attività e spettacoli di artisti di strada. Un modo per accompagnare le giovani generazioni in un mondo che consenta loro di non smettere mai di sognare, di farlo in maniera consapevole e competente, di costruire, per ognuno di loro, un proprio percorso, mai banale. In questi giorni e non solo.Per i più piccoli c’è sempre il Kids Corner, dietro lo Spazio Cinema: mentre i loro fratelli maggiori impareranno il cinema e i loro genitori si concederanno la visione di una delle opere selezionate dal Locarno Film Festival, i bimbi potranno partecipare alle attività ludiche organizzate per loro.Locarno Kids, citando i fratelli Coen, non è un paese per vecchi.