DALLA GRUBER SILVIO E’ NERVOSO

DALLA GRUBER SILVIO E’ NERVOSO

Del piacione che ha avviluppato per vent’anni gli italiani, non  è rimasto più nulla. Era infatti  unSilvio Berlusconinervosissimo, quello visto a 8 e mezzo su la 7. Di fronte ad una giornalista professionalmente non inginocchiata,Lilli Gruber, il cavaliere ha perso le staffe una, due, dieci volte.  Parlava fitto. Un fiume in piena. Ma sotto sotto, alle sue parole era il primo a non credere. E poi il tono di voce, soprattutto il tono. Monotono, stantio. Il re mediatico , da quando è iniziata la campagna elettorale sembrava tonico. Dalla Gruber  è invece inciampato  in una giornata no. Come se avesse capito che ormai la Waterloo di febbraio si sta materializzando. Anche chi ascoltava,  lo ha fatto stancamente, come se il copione fosse bagnato, le parole illegibili, gli slogan sempre quelli, dall’Imu alle tasse. Non più vediamo Silvio cosa dice, magari arrabbiandosi o applaudendo. Ma: passiamo oltre. E anche le cannonate che ha sparato contro i giudici donna, femministe e ideologicamente rosse, contro  Monti,Finie Casini, contro i comunisti, i soliti comunisti che vogliono abbeverare i cavalli a San Pietro, insieme con i cosacchi, stavolta, dicevo, erano cannonate a salve. Buffetti stanchi invece dei soliti vigorosi pugni di una campagna elettorale fa. Sarà il tempo a dirlo ma, ad istinto, sul Berlusconi politico sta davvero  calando il sipario. E stavolta per sempre.